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Viaggio Laos e Cambogia fai da te!

Cambogia il Palazzo Reale e la Pagoda d'argento

by: Turistinonpercaso
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Laos e Cambogia

Diario del viaggio in Laos e Cambogia

Arrivo a Phnom Penh – (Cambogia)  FOTO   VIDEO

Pernottamento Billabong Hotel ( consigliato )

Cartina viaggio Cambogia

Cartina viaggio

Phnom Penh è la capitale della Cambogia, caotica e come in tutte le città dell’Asia la vita scorre sulla strada. È proprio passeggiando che si scoprono le cose più belle perché è sui marciapiedi che i cambogiani vendono, cucinano, mangiano, socializzano e i bambini giocano. La parte più bella della città e’ sul lungofiume dove ci sono anche i monumenti più interessanti, tra questi il Palazzo Reale e la Pagoda d’argento, l’unica visitabile all’interno, visto che il re risiede nel palazzo e quindi non si può disturbare. InCambogia e Laos ogni caso gli splendidi tetti Khmer e le vistose decorazioni dorate appagano completamente. La Pagoda d’argento deve il suo nome alle 5000 piastrelle d’argento del peso di un chilo l’una. Solo quelle vicino all’ingresso sono visibili, le altre hanno tappeti protettivi. Sull’unica collina della città si trova il Wat Phnom.

Si sale al tempio tramite una bella scala decorata con leoni e serpenti, qui si viene per pregare ma anche per chiedere un po’ di fortuna nella vita. Il museo Toul Sieng è una testimonianza straziante del passato cambogiano. Qui c’era il centro di detenzione e tortura del paese chiamato S 21. Tra il 1975 e il 1978, 17.000 persone furono torturate dai Khmer rossi, le forze di sicurezza di Pol Pot e poi condotte ai campi di sterminio Choeung Ek con una media di 100 vittime al giorno. Veniva documentato tutto con fotografie scattate prima e dopo la tortura. Solo sette prigionieri sopravvissero e due di loro raccontano la propria storia nel giardino del museo. Finalmente nel 1979 l’esercito vietnamita libero’ Phnom Penh. Noi non abbiamo continuato la visita ai campi di sterminio è già stato abbastanza straziante quello che abbiamo visto qui.

Shopping
Mercato russo chiamato così perché negli anni 80 i russi venivano a fare acquisti, il Psar Toul Tong Pong è strapieno di merce, dai vestiti ai souvenir.
Psar Thmei. Mercato centrale è un bell’edificio arte déco formato da una cupola centrale e quattro ali, piene di bancarelle che vendono anche qui una miriade di articoli,molto contraffatti, gioielli, orologi e tanto altro.
Il Sorya Shopping Center. È un modesto centro commerciale con un piano dedicato completamente al cibo per passare qualche ora con l’aria condizionata.

Massaggi
A Phn ci sono tante Spa, mi sarebbe piaciuto provarle tutte ma non ne avevo il tempo. Il nostro hotel prenotava a La Rose, in zona Bkk, con tanto di trasporto tutto compreso nel prezzo. La Spa è elegante,rilassante con un servizio eccellente, se pernottate al Billabong, prenotarteli da lì altrimenti andateci da soli e’ altamente consigliata. La zona del lungo fiume è molto bella per una passeggiata al tramonto, visto che di giorno fa troppo caldo e non c’è ombra, inoltre e’ un buon posto per cenare.E’ una città piacevole e facile da visitare, purtroppo con un’alta percentuale di prostituzione, incrementata molto dal turismo occidentale.

Phnom Penh – Sihanoukville – (Cambogia)   FOTO   VIDEO

Quattro ore di con un comodissimo minivan della Mekong Express con Wi-Fi.

Pernottamento Cloud 9

CambogiaKos e’ la principale città balneare della Cambogia. Ha spiagge di sabbia bianca e isole tropicali. Occheuteal beach e’ la più frequentata, con tanti bar e un numero infinito di sdraio, una attaccata all’altra. Venditori, mendicanti, massaggiatrici, moto d’acqua e tanta tanta immondizia.
Serendity beach e’ una tranquilla spiaggia rocciosa con molti bungalow con vista mozzafiato. Nei bar a pochi metri dalle onde e’ piacevole rilassarsi con una birra e buona musica. Nota negativa è che verso le 23 inizia la musica delle discoteche di Occheuteal beach che prosegue fino alle quattro del mattino. I proprietari del bungalow oltre alla chiave della stanza vi daranno i tappi per le orecchie!!
La tranquilla Sokha beach è la più bella di Kos. La sabbia è bianchissima e formata da sottili cristalli che scricchiolano sotto i piedi. Una parte è aperta al pubblico con la relativa immondizia che tutti cambogiani sono abituati a buttare per terra. Il resto dei 1500 m di spiaggia appartiene all’esclusivo Sokha Resort. Ci si può accedere ordinando qualcosa da bere, ma a noi non hanno chiesto nulla, facendo spostare invece tutti i i locali che stavano facendo il bagno davanti al resort. Allora oltre alla spiaggia gli appartiene anche il mare??!!
Quelle menzionate sono le spiagge che abbiamo visto ma ce ne sono molte altre. In città ci sono tante agenzie di viaggi che vendono gli stessi tour, principali sono due. Con un tour si visitano tre isole con l’altro solo due, noi abbiamo scelto il secondo con la compagnia Suntour. Per primo si raggiunge l’isola di Koh Tas per fare snorkelling e grandi salti dalla barca per poi raggiungere la bellissima isola di Koh Rong Samloem dove ci si rilassa un paio d ore. Con una breve passeggiata si raggiunge una cascata dove rinfrescarsi con un gelido bagno per poi tuffarsi in mare nelle acque trasparenti della baia dei saraceni. La giornata è stata divertente con buon cibo e buona musica.

Lo staff anima molto il viaggio soprattutto al ritorno che dura due ore. Nessun tour abbina anche la bella e grande isola di Koh Rong. Però la si può raggiungere con i motoscafi veloci in un’ora. Sarebbe bello avere il tempo per pernottare e tornare il giorno dopo o mai più. Il biglietto di andata e ritorno costa $ 20. Sihanoukville non offre molto ma alla sera ci sono parecchi locali per cenare e se avete voglia di pizza è assolutamente consigliata quella di Olive e Olive, grande, sottile e buonissima. Il ristorante si trova proprio a fianco dei due giganteschi leoni dorati che non passano inosservati.

Sihanoukville – Battambang – (Cambogia)   FOTO   VIDEO

Pernottamento Phka Villa ( consigliato )

Cambogia BattambangTrasferimento di 12 ore con bus notturno e posto letto. La città è piccola tranquilla e piacevole. La sua attrazione più famosa e’ il viaggio con il bamboo train. Su binari storti e mal allineati, a una velocità di 25 chilometri se ne percorrono sei fino al piccolo villaggio di O Sra Lav. Ogni treno è una piattaforma di legno di leggerissime stecche di bambù che poggiano su due bilancieri. Essendo la ferrovia a un binario solo, quando due treni si incontrano, quello con meno passeggeri viene smontato e spostato accanto ai binari, per far passare l’altro. Cinque dollari di divertimento. La parte più interessante però, sono i dintorni di Battambang.

Con lo stesso gentile e sorridente tuk tuk, che ci ha accompagnato il giorno prima, dalla fermata del bus all’hotel, abbiamo trascorso una bella giornata, anche se a tratti sotto una pioggia battente. Per prima cosa abbiamo visitato il villaggio di Pheam Ek dove si realizza la carta di riso per gli involtini primavera. Sono tutti laboratori a condizione familiare, ben contenti di mostrare il loro prodotto. Lungo tutta la via ci sono telai di bambù con la carta di riso stesa al sole ad asciugare. Da non perdere il Phnom Banan, 358 per raggiungere questo bellissimo tempo. Con lo stesso biglietto si può visitare anche il complesso di templi di Phoon Sampeau. Sono in cima a una collina dove c’è una vista spettacolare, la si può raggiungere a piedi o con un passaggio in moto per tre dollari.I macchi che vivono nei dintorni, sono un po’ aggressivi. Uno spettacolo insolito è al crepuscolo quanto dalla caverna sotto al tempio escono milioni di pipistrelli che formano una scia infinita, vale la pena fermarsi a vederli.
Il trasferimento da Battambang a Siem Reap, dopo un po’ d’indecisione abbiamo deciso di farlo come da programma iniziale ossia con il battello fluviale. Meno male perché il viaggio di sette ore offre panorami bellissimi. Le sponde del fiume sono molto animate così che si possono vedere momenti di vita quotidiana. All’arrivo inoltre si passa attraverso il famoso villaggio galleggianti di Chong Kneas meta molto turistica del lago Tonle. Angkor Express e Chann Na sono le due compagnie fluviali che a giorni alterni navigano il fiume da Battambang a Siem Reap e viceversa. E’ consigliabile occupare i posti davanti in modo da evitare il fastidioso rumore del motore, quindi cercate di arrivare prima degli altri! Nella stagione secca il viaggio può essere più lungo e impegnativo.

Battambang  – Siemp Reap – (Cambogia)   FOTO   VIDEO

Pernottamento Auberge Mont Royal d’Angkor ( consigliato )

Siem Reap angkor watLa città è molto turistica sembrava che il mondo si fosse riunito tutto a Siem Reap, anche se gli alberghi erano vuoti e i tuk tuk in cerca di clienti perché bassa stagione. D’altronde qui si trova una delle meraviglie del mondo, i tempi di Angkor, che lasciano davvero senza fiato. Per il biglietto si hanno tre opzioni: giornaliero $ 20, pass valido per tre giorni $ 40, pass per una settimana $ 60. Noi ci siamo fermati tre giorni per visitarlo e ci è piaciuto tantissimo, nonostante il caldo e un po’ di gente. Inoltre abbiamo fatto un incontro fortuito mentre ci prendevamo un frullato in città. Una guida parlante giapponese e inglese che voleva praticare il suo italiano ci ha accompagnato per due giorni ai templi, guida gratis in cambio di lezioni di italiano. Una persona gentile e sorridente, siamo stati fortunati a condividere con lui il nostro tempo. Non stiamo a descrivere tutti i templi visto che per questo ci sono ottimi libri, ma i più noti si visitano suddivisi in due itinerari, uno detto piccolo tour costo 14/15 dollari e uno detto grande tour costo 18/20 dollari.

Procuratevi una cartina, a noi l’ha data l’albergo, con ben chiaro l’itinerario perché alcuni tuk tuk tendono per lo stesso prezzo a fare un giro più corto. Per tutti gli altri templi dai quali sarete attratti, dovrete pagare un supplemento. Dopo una giornata tra i templi, Siem Reap offre anche piacevoli serate, tra ristoranti e locali di tutto rispetto, un colorato lungofiume, una zona pedonale con bei negozi, massaggi, bancarelle, un mercato serale e uno molto interessante al mattino. Una città comoda anche da visitare in bicicletta alla ricerca di angoli insoliti. Dedicatele del tempo ne vale la pena, in più si mangia benissimo e i fresh fruit shake degli ambulanti sono strepitosi!!!!

Siemp Reap – Luang Prabang – (Laos)  FOTO   VIDEO

Pernottamento Villa Chitdara ( consigliato )

Volo Vietnam Airlines 2 ore

Mekong CambogiaSiamo arrivati in città sotto un diluvio universale ed era una settimana che non smetteva un attimo…. bene!!! Invece poi tutto sommato siamo riusciti a godere di questo bellissimo posto. La città’ è molto tranquilla tanto che verso le 22 inizia a regnare una gran pace, nonostante la lunga via principale sia piena di buoni ristoranti, negozi molto belli, con merce di ottima fattura e un grande mercato notturno, con bancarelle interessanti anche se più o meno sono tutte uguali, ma stupisce il fatto che sia molto silenzioso, tranquillo e con venditori per niente insistenti. Ci siamo fermati tre giorni pernottando a Villa Chitdara, un albergo tutto in legno con un bel giardino, proprietari gentilissimi e in più dal balcone della camera si può assistere, tutte le mattine alle 5,30 a una delle più belle Tak Bat, il cammino dei monaci per le elemosine quotidiane. È stato un momento di grande emozione vedere una fila, composta e silenziosa di oltre 150 monaci che a piedi scalzi e con grande umiltà raccolgono le offerte.

Purtroppo abbiamo visto anche turisti, “per caso”, che non hanno la minima idea di come si segue una Tak Bat, eppure basterebbe leggere 4 righe di una qualsiasi guida. La cosa più importante è stare dalla parte opposta alla questua, per non intralciare il loro cammino, non puntargli la macchina fotografica sulla faccia, usate uno zoom da lontano, se decidete di fare l’offerta di riso non comprate il pacchettino dalle donne che vi seguono per vendervelo, perché è di scarsa qualità, ma fatevi cuocere il riso dal vostro albergo, il nostro per esempio lo faceva. Il rispetto per le usanze altrui è importantissimo, partite informati!!
Pagoda CambogiaLa città si visita a piedi o in bicicletta. Da non perdere è il Wat Mai Suwannaphumaham, un monastero sontuoso con un tetto a cinque livelli. Accanto lo splendido museo del palazzo Reale.

Anche passeggiare per le strade del centro storico è interessante, soprattutto attraversando le vie più strette che portano alle sponde del Mekong. Tanti, sono anche i templi buddisti, il più frequentato è lo spettacolare Wat Xieng Thong e il più sontuoso è il Wat Sensoukaran con pareti rosso rubino decorate con lamine d’oro. La collina Phu Si domina la città, in cima c’è uno stupa dorato alto 24 m che di sera viene illuminato. Vale la pena salire i 329 gradini, sia per la vista che per i tanti Buddha, sempre giganteschi, che si incontrano salendo, ma soprattutto scendendo dall’altra parte. Serve un repellente per le zanzare! Anche i dintorni meritano una visita. I tour organizzati per andare a visitare i tre luoghi più importanti sono molto cari, quindi noi ci siamo rivolti all’ agenzia Lao Trip Service Co, vicino al fiume, che vende i biglietti per i taxi condivisi e per la barca per le grotte.
Da non perdere assolutamente è il Tat Kuang Si un parco a 30 km da Luang Prabang. Un’ imponente e bellissima cascata con diversi salti d’acqua dal colore spettacolare è situata in questo parco protetto, con splendidi alberi secolari dove vivono anche degli orsi, tenuti in cattività per evitare che ricadano nelle mani dei bracconieri. È un posto sempre molto affollato di turisti che fanno il bagno tuffandosi dagli alberi. Dal ponte pedonale si ha la più bella visuale sulla cascata. Nei giorni di pioggia è pericoloso camminare perché si scivola molto, parecchie persone sono cadute rovinosamente. Altra cascata molto pubblicizzata è la Tat Sae. Noi ci siamo andati con uno scooter, ci vogliono più o meno 45 minuti.

La strada è asfaltata tranne l’ultimo pezzo che è difficoltoso perché c’è molto fango, quindi regolatevi di conseguenza. CascateArrivati al sonnolento villaggio di Ban Aen si prende una barca per attraversare il fiume e raggiungere questa cascata che purtroppo è stata una grande delusione. La cascata doveva formare una serie di salti con numerose pozze d’acqua spettacolari, ma anche se il periodo migliore per vederle è in agosto erano quasi completamente asciutte. Peccato. L’escursione a dorso di elefante ci è sembrata piuttosto triste quindi abbiamo tralasciato, al ristorante abbiamo mangiato male, prima ed unica volta in tutto il viaggio e al ritorno abbiamo preso un acquazzone tremendo, quindi arrivati in città ci siamo consolati con una cioccolata e un dolce doppia porzione in uno dei tanti e piacevoli locali.

Per quanto riguarda le grotte di Pak Ou abbiamo comprato il biglietto per la barca il giorno prima in agenzia, ma si può comprare anche al mattino direttamente lì e siamo partiti alle 8,30 dal molo delle longboat, ce ne sono due chiedete da quale si parte, dipende dall’altezza del fiume. La navigazione dura un paio d’ ore e il tragitto è più attraente delle due famose grotte che custodiscono molte statue del Buddha. La prima grotta è vicinissima al fiume, mentre per l’altra bisogna salire una scalinata, scivolosa se ha piovuto. Prima di arrivare a Pak Ou si fa una sosta di 15 minuti a Ban Xanghai, villaggio dell’whisky, con tanto di dimostrazione sulla sua preparazione. Sempre nella stessa agenzia abbiamo comprato il biglietto per il viaggio in minivan per Luang Namtha. I migliori prezzi aerei invece si trovano da All Lao Service co, sulla strada principale.

Luang Prabang – Luang Namtha – (Laos)   FOTO

Spostamento in Minivan 9 ore

Pernottamento Amandra Hotels & Villas ( consigliato )

Il trasferimento e’ stato piacevole, abbastanza comodo, anche se lungo. Il paesaggio e’ bellissimo, una natura spettacolare, semplici villaggi e tanti bambini piccoli in giro da soli ai bordi della strada, sicuramente più grandi per la loro età e già in grado di cavarsela da soli. Per il pranzo ci siamo fermati in un ristorante, spartano, sul ciglio della strada, i proprietari non parlavano inglese, neanche il nostro autista, quindi tutti in cucina a scegliere quello che volevamo farci cucinare e con la più grande comunicazione al mondo, i gesti, abbiamo mangiato benissimo. Locale a conduzione familiare di una gentilezza e semplicità disarmante.
La città di Luang Namtha di per se e’ particolarmente noiosa se non si partecipa alle tante attività all’aperto e ai vari trekking nella foresta verso i villaggi etnici. Il mercato notturno e’ piccolo e triste, i negozi inesistenti, a parte un magazzino cinese, anche qui, qualche locale carino per cenare però c’è. Non si viene per la città ma perché è uno dei principali punti di partenza per i trekking, rafting, kayak, escursioni in mountain bike, tutto all’interno dell’area nazionale protetta di Nam Ha. Noi per la visita ai villaggi abbiamo preferito andare a Muang Sing, qui abbiamo partecipato a una sola escursione organizzata dalla Green Discovery. Volevamo andare a visitare i villaggi in barca ma il fiume era troppo alto e quindi è stata sospesa perciò abbiamo fatto un trekking nella foresta con la visita al villaggio Ban Nam Di, abitato dai lao huay.

Alcune donne, le più anziane, indossano le tradizionali tuniche color indaco con fusciacche viola. E’ un popolo specializzato nella fabbricazione della carta grezza ottenuta dal bambù, che poi stendono in riva al fiume, se non piove però. A parte la piacevole compagnia, non e’ stato entusiasmante, si cammina per 4 ore nella foresta con umidità alta e un caldo tremendo senza vedere granché, neanche un insetto, incredibile. Il picnic e’ rustico con la vera cucina lao servito per terra su foglie, tutto naturale!!!!!

Nella parte finale dell’escursione si attraversano paesaggi bellissimi in mezzo alle risaie. Sul sito dell’agenzia trovate tutte le gite che organizzano, questa si chiama 1 day Nam Ha Discovery, niente di quello che propongono e’ economico, ma sono molto professionali, rispettano e aiutano i villaggi che si visitano, ma soprattutto non formano mai gruppi di più di 8 persone, questo è importante per i trekking di due o tre giorni, abbiamo conosciuto persone che con i tour economici hanno avuto problemi e alcune si sono perse nella foresta perché in troppi e altri che hanno abbandonato perché non riuscivano a tenere il passo del gruppo formato da giovani ventenni!! Informatevi bene prima di scegliere un trekking, se costa poco probabilmente vale poco. Anche per i trekking abbinati al kayak o al rafting bisogna averne almeno un idea di come si usa una pagaia, in agosto i fiumi sono in piena ed è pericoloso.

Luang Namtha – Muang Sing – (Laos)  FOTO   VIDEO

2 ore minivan  Pernottamento Phou lu 2 ( consigliato )

RisaiaLa strada era appena stata riaperta per le forti piogge che avevano distrutto piantagioni e trascinato alberi e detriti sbarrando la strada principale, nonostante questo, il paesaggio continua ad essere spettacolare. Muang Sing e’ una città rurale vicino alle colline della Cina, cuore del triangolo d’oro e’ una località fuori dal mondo ed e’ per questo che abbiamo preferito visitarli qui i villaggi delle minoranze etniche. Ospiti del Phou lu 2 con bungalow in un rigoglioso giardino e con la possibilità di avere i pasti, non è così facile riuscire a mangiare, i locali sono pochi e in quelli gestiti da cinesi se entrando non salutate nella loro lingua non vi prendono neanche in considerazione, abbiamo organizzato l’ escursione tramite la struttura e con gli altri e unici 3 turisti in città.

Il trekking dura 4/5 ore e a parte l’ attraversamento di un fiume in piena con forte corrente e l ‘ acqua alla vita, non è impegnativo, anche se in questo periodo di forti piogge c’e’ molto fango e caldo, tanto che appena guadato il fiume, i vestiti si sono asciugati addosso in un batter d’occhio!!! Con una guida locale abbiamo visitato villaggi hmong, thai lu, akka e tai dam, ognuno con gli abiti tradizionali, indossati ormai solo dagli anziani, riservati e restii alle foto, i bambini come in ogni parete del mondo, ti seguono sorridenti, ma la cosa più straordinaria e’ che ogni abitante dei vari villaggi ha continuato a fare quello che che stava facendo, nessuno ha chiesto niente o cercato di vendere qualcosa, una grande dignità nonostante tanta povertà. La vita scorre lenta e finalmente fuori dal vortice dei tuoi pensieri e delle mille cose sempre da fare, hai il tempo di riflettere e ti accorgi di quante cose materiali possiedi, delle quali poi non te ne fai niente e di quante possibilità invece ti perdi per la mancanza di tempo, dallo stare insieme, alla condivisione, davvero due mondi opposti.

Il giorno dopo abbiamo fatto un bel giro in bicicletta, con un caldo tremendo, ma intorno a una bellissima campagna, i bambini fanno il bagno nelle pozze d’acqua e gli adulti ai bordi dell’unica strada stanno seduti a chiacchierare e a tirar sera. Lento, tutto lento……Sempre in bici perché non c’e’ altro modo per muoversi, al mattino prestissimo siamo andati al mercato nuovo, vicino alla stazione degli autobus. E’ molto interessante la vendita di frutta e verdura per noi insolita se non addirittura sconosciuta, di larve dette commestibili e molto altro. Alcune anziane indossano ancora i cappelli tradizionali, hanno visi cotti dal sole e rughe che raccontano una vita di fatica. Ci è piaciuto molto osservare con attenzione i vari dettagli del posto e le gente intenta alla vendita del loro raccolto, unico sostentamento. C’e’ anche una parte coperta dove vendono souvenir, le donne sono in abiti tradizionali ed e’ chiaramente turistico, i tessuti sono molto belli e di ottima qualità. Non si può resistere!!
Ritorno a Luang Namtha per il volo del giorno dopo per Vientiane. Per far passare il tempo, vicino alla Green Discovery c’e’ un locale molto ma molto spartano dove si può fare un buon massaggio laotiano intanto che piove!!

Muang Sing – Vientiane – (Laos)  FOTO   VIDEO

Volo Lao Aviation 1 ora
Pernottamento Villa Phosouk Hotel ( consigliato )

 Muang SingLa capitale laotiana appare subito molto movimentata, affollata di turisti e con un’ impronta francese.E’ molto comoda da visitate con la bicicletta perché le maggiori attrattive sono concentrate in una piccola zona centrale. Il caldo e’ torrido e l’umidita’ alta. Ci sono molti locali dove cenare e passare serate con musica e divertimento, lungo il fiume c’e’ un mercato immenso, anche se le bancarelle sono poi dei doppioni, ma comunque ben fornito per fare acquisti. Molti anche i templi e gli stupa buddisti. Nel Wat Si Muang e’ custodito il lak meuang ossia il pilastro fallico della città, dimora dello spirito protettore di Vientanie ed anche la parte più frequentata. Il Pha That Luang, stupa elegante e dorato e’ il monumento nazionale più importante e simbolo della religione buddista. Gironzolando in bici senza una destinazione precisa ci si imbatte sempre in qualcosa di interessante. Allontanandosi un po’ spariscono i locali cari per turisti, si entra nel vero della città, con ristoranti locali, senza menù in inglese, si ordina a gesti, solo noi due e i laotiani incuriositi, ci piace questa parte del viaggio. Comunque la parte più sorprendente è stata il Xieng Khuan.

Situato a 25 km dalla città questo parco pieno di sculture buddiste e hindu e’ stravagante e assolutamente da non perdere. Realizzato nel 1958 da uno sciamano, il luogo è pieno di fascino. Dalla stazione Talat Sao, che abbiamo raggiunto in bicicletta, abbiamo preso il bus n. 14 che in un’ ora ferma proprio davanti al parco.
Da Vientiane abbiamo raggiunto Bangkok in treno. Si parte dalla città con un tuk tuk collettivo per raggiungere la stazione di Thanaleng, dove si sbrigano le formalità doganali laotiane. Poi in treno si attraversa il ponte dell’amicizia fino alla stazione di Nong Khai in Thailandia, dalla quale poi parte il treno notturno che in 11 ore raggiunge la stazione di Hualamphong di Bangkok. Noi abbiamo comprato il biglietto del treno in un’agenzia a Vientiane due giorni prima, compresi gli spostamenti per arrivare a Nong Khai, in alternativa e’ possibile organizzare tutto da soli e comprare il biglietto alla stazione. Noi non lo abbiamo fatto perché volevano la cabina con cuccette da due e non da quattro e non volevamo rischiare di non trovare posto. In ogni caso la commissione dell’ agenzia e’ risultata a conti fatti 9€ a testa, ben spesi per velocizzare il tutto. Rivisitata con piacere la splendida Bangkok è giunta l’ora di tornare a casa.

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3 commenti

diariodibordoonline.com 27 Settembre 2018 - 22:52

Viaggio da mettere in cima alla lista delle cose da fare nella vita. Visitare in questa parte del Sud Est Asiatico offre la possibilità di incontrare territori e popolazioni per nulla contaminati dal turismo di massa e respirare un’ atmosfera d’ altri tempi.
Forse il Laos, così ignorato dalle logiche economiche e commerciali moderne, offre la possibilità di tornare indietro di decenni e respirare l’ aria degli anni 70 come in un film.

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paola 3 Aprile 2016 - 19:49

ciao siamo dei “quasi vicini di casa, abbiamo appreso casualmente del vostro sito e l’abbiamo subito consultato per avere info in merito a Laos e Cambogia dove vorremmo recarci il prox agosto. abbiamo notato che in nessuno dei viaggi vengono mai menzionati i costi (anche indicativi) totali del viaggio (ovviamente ci interesserebbe il viaggio puro, esclusi gli acquisti personali).Grazie e ciao

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Turistinonpercaso 3 Aprile 2016 - 23:03

Ciao Paola purtroppo questo è l’unico diario dove non abbiamo documentato i costi, generalmente lo facciamo sempre solo che è molto impegnativo, abbiamo cambiato in 3 valute diverse e per pigrizia non l’abbiamo fatto. se vuoi dei prezzi scrivici una mail e ti manderemo alcune spese per impostare un budget di viaggio!

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