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Nuova Zelanda in van da Christchurch a Auckland

by: Turistinonpercaso
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Nuova Zelanda

Nuova Zelanda partenza da Christchurch arrivo Auckland

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Cartina del viaggio

Cartina del viaggio

Il nostro viaggio in Nuova Zelanda inizia con un comodo e lungo volo Emirates da Milano a Chrischurch 3 scali e un totale di 30 ore per raggiungere l’altra parte del mondo. Il ritorno sarà da Aukland un mese più tardi 2 scali e un totale di 30 h 15 minuti. Abbiamo scelto questo itinerario che è ritenuto essere al contrario, difatti il più classico è Milano-Aukland, perché si spuntano prezzi più favorevoli dalle compagnie di noleggio che hanno necessità di riportare i mezzi da Christchurch a Aukland. Arrivati in aeroporto abbiamo visitato subito l’I-Site una fonte inesauribile di informazioni e consigli, con personale gentile e soprattutto preparatissimo nel rispondere ad ogni esigenza.

Sono presenti in ogni città piccola o grande che sia e a disposizione c’è moltissimo materiale gratuito, le cartine sono fatte benissimo. Informatevi sempre presso di loro prima di intraprendere qualsiasi spostamento, soprattutto se come noi viaggiate in inverno, per conoscere il meteo, gli orari delle maree e sapere se le strade sono aperte o chiuse, è molto importante per affrontare il viaggio in totale sicurezza. Potete prenotare anche alberghi e tour. In aeroporto abbiamo anche prelevato dei contanti, ma è stata l’unica volta, si paga tutto con carta di credito.

Christchurch.   FOTO

Isola del sud Nuova ZelandaE’ una città che ha subito nel 2010 e 2011 un terremoto, con gravi danni ancora oggi visibili. Nel centro sorge una zona transennata detta CBD Red Zone della quale fa parte anche la Cathedral Square da sempre cuore della città, danneggiata anche la Cattedrale del 1881 della quale resta in piedi solo la metà. La gente ha una gran voglia di ricominciare così che una parte della città è stata ricostruita con dei container colorati che fanno da ristoranti e negozi. Già dalle prime ore in questa città si scopre la gentilezza e la disponibilità dei Kiwi, così chiamati i neozelandesi, ricordatevi però di aggiungere fruit quando parlate del frutto kiwi altrimenti potrebbero offendersi. I Kiwi sono anche gli antichissimi uccelli, simbolo della nazione, non volano e si muovono solo di notte nel sottobosco, quindi difficile poterli vedere se non in cattività. Ci sono centinaia di gadgets che li rappresentano, noi probabilmente li abbiamo comprati tutti !! Christchurch non offre molto, abbiamo pernottato 2 notti in modo da riprenderci dal lungo viaggio e abituarci al fuso orario di 10 ore prima di andare a ritirare il nostro “ kiwivan “
Abbiamo scelto per il noleggio Escape campervans agenzia seria e affidabile, con un contratto semplice e senza sorprese. Ci piacevano i loro furgoncini Toyota colorati, un po’ hippy, spartani ma comunque comodi e funzionali. Sono provvisti di pentole, lenzuola, piumone, sedie per picnic, stufetta tutto compresi nel prezzo e molto altro con un piccolo sovraprezzo come per esempio le catene da neve. E’ compresa l’assistenza stradale 24 ore su 24 e accettano la patente italiana. La consigliamo anche per il personale gentile e disponibile nel dare molti consigli e indicazioni riguardo al viaggio.
Prima di lasciare Christchurch abbiamo fatto la spesa al Paknsave una catena di supermercati enormi ed economici, così come il Countdown e il New World, il mio preferito. Hanno sempre delle ottime offerte, noi facevano scorta per parecchi giorni, perché al di fuori delle città si trova poco o addirittura niente. Inoltre in fondo allo scontrino fiscale troverete uno sconto benzina da utilizzare nei distributori convenzionati, spesso posti di fronte al supermercato. Ricordatevi sempre di fare il pieno prima di intraprendere qualsiasi spostamento, tra una città e l’altra raramente ci sono distributori di benzina. Abbiamo anche comprato una Sim card al costo di 5 NZD che messa nel telefonino permette anche se priva di credito di usare i numeri di EMERGENZA e moltissimi altri, per esempio per chiamare un taxi, prenotare un hotel, un campeggio, un ristorante perché servizi con numeri gratuiti. La Sim si chiama 2degreesmobile.

Tappa Christchurch – Lago Tekapo

ILago-Tekapol Lago Tekapo con le sue acque turchesi offre una vista bellissima sulle montagne innevate. Il paesino con 315 abitanti è molto tranquillo così come le sue Alpine Springs Spa con vasche d’acqua calda all’aperto. Da non perdere la salita al Mt John dal quale si gode un panorama incredibile. La cima si può raggiungere a piedi in un’ora e mezzo o in auto. Il cielo limpido e la distanza dalle grandi città rende il lago Tekapo uno dei posti migliori al mondo per osservare le stelle e in cima al monte c’è giusto un osservatore, oltre a l’Astro Cafè con vista a 360 sulla Mackenzie Country. Prima notte sul nostro Kiwivan al Lake Tepako Holiday Park, piazzuola con corrente, in mezzo a camper mostruosamente accessoriati e noi piccoli piccoli, ma presenti in Nuova Zelanda e sopravvissuti a una gelida notte, ci siamo chiesti per giorni perché non avevamo acceso la nostra stufetta!

Lago Tekapo – Oamaru  VIDEO

Durante questa tappa ci siamo fermati al Lago Pukaki dove uno splendido punto panoramico permette la vista del Mt Cook con il lago in primo piano. Tutte le volte che vi troverete in un posto particolarmente bello avrete a disposizione un’area attrezzata per il picnic, con toilette pulite e zona per riciclo rifiuti. Quindi dopo uno spuntino a base di uno strepitoso salmone, in vendita al centro informazioni turistiche del lago , ci dirigiamo verso il Mt Cook la montagna più alta dell’Australasia con i suoi 3755 mt. Arrivati al paese non c’era in giro anima viva che strana sensazione. Decidiamo lo stesso di andare alla fine della Tasman Valley Rd ossia 8 Km di sterrato dal famoso luogo di villeggiatura, sempre senza incontrare nessuno. Qui ha inizio il Tasman Glacier View Track che passando per i Blue Lakes in un’ora conduce ad un punto panoramico sul Tasman Glacier, una bella distesa di ghiaccio.
La principale attrazione di Oamaru consiste nella possibilità di osservare i pinguini. Due sono i modi per farlo. Il primo è a pagamento nella Blue Penguin Colony. Seduti su un palco si aspettano questi animali che tornano dalla pesca, di solito poco prima del tramonto, quindi in inverno verso le 17,30 e alle 21,30 in estate. La cosa però non ci ha entusiasmato, per questo abbiamo scelto di andare nei nascondigli di osservazione della Yellow Eyed Penguin Colony ed aspettare il loro ritorno. Per arrivare a questi casotti si deve percorrere con la bassa marea il Graves Trail, un sentiero di 2,5 km. L’I-Site di Oamaru espone gli orari delle maree. Purtroppo per le forti piogge dei giorni precedenti il sentiero era chiuso quindi niente pinguini…….per ora!

Tappa Oamaru – Dunedin   FOTO

Oamaru-Dunedin_14Nel tragitto s’incontrano i Moeraki Boulders, grandi rocce rotonde su una bella spiaggia che si vedono solo con la bassa marea. Fortunatamente non pioveva. Raggiungendo poi il vecchio faro in legno del villaggio, percorrendo Tendy St. e Lighthouse Road, si arriva a un punto di osservazione per avvistare i pinguini degli antipodi. Nascosti in un capanno immerso nel verde si aspetta che questi animali tornino dalla pesca. L’orario in inverno è alle 15.00. Sono molto timidi, per questo non bisogna farsi vedere, altrimenti ritornano in mare. Per due ore siamo stati rapiti dalla bellezza di questa natura spettacolare. Abbiamo dedicato sempre poco tempo alle città, in ogni caso a Dunedin merita una visita la stazione ferroviaria, un bell’edificio con pavimenti in mosaico e stupende vetrate e la Baldwin St. la via più ripida del mondo.

Dunedin – Catlins   VIDEO

Video Catlins

Video Catlins

I Catlins in assoluto la parte più fredda, piovosa, ventosa e più affascinante del nostro viaggio. Avevamo previsto il tratto Dunedin-Invercargill in un giorno, ma non siamo riusciti a farlo, troppi punti interessanti da vedere e molto sterrato che rallenta. Non ci sono banche, pochi i posti per mangiare e per dormire, niente distributori, in inverno poca gente e tutto chiuso, per questo ci è piaciuto un sacco! La strada da seguire è la SH 92 che ha inizio a Balcluta. Procuratevi la cartina dettagliata all’I-Site. I punti panoramici sono molti, anche se tutta la strada è scenografica. Da vedere Nugget Point e il suo faro costruito nel 1869, in questo tratto c’erano i pinguini che attraversavano la strada. Surat Bay e Cannibal Bay dove oziano i leoni marini.

Curio Bay dove con la bassa marea si scopre una foresta fossile giurassica e Slope Point la punta più meridionale dell’isola del Sud. Ci sono anche le Cathedral Caves che purtroppo erano chiuse per cattivo tempo. Qui le giornate sono corte, alle 17 c’è talmente buio che non puoi fare più niente ed è meglio sistemarsi per la notte. Abbiamo pernottato al Curio Bay Camp Ground a Waikawa chiuso ma funzionante. Paghi al mattino quando parti secondo i prezzi esposti sulla porta della reception lasciando i soldi in una cassetta della posta. C’era la corrente, bagni molto ma molto essenziali e una mini cucina con acqua calda, gas e forno microonde. Il mare vicino era in tempesta, scogliere da paura, vento fortissimo, diluvio universale e due folli a pernottare. Guarda caso noi e un altro van Escape. Al mattino alle 9 c’era ancora buio. Un’emozione fortissima!!!!

Invercargill – Te Anau   FOTO   VIDEO

Sud-Nuova-Zelanda_41A 27 km da Invercargill c’è Bluff, il porto. Qui il cartello di Stirling Point che segnala le distanze da molte città del mondo richiama tanti turisti ed è un simbolo per i viaggiatori perché è anche il punto dove finisce la strada principale del paese la SH1 quindi si può dire di essere arrivati alla fine della Nuova Zelanda, lo stesso vale per Cape Reinga sull’isola del Nord. Il ristorante Sailor Cafè oltre a una vista pazzesca ha anche ottimi piatti. Te Anau è una città tranquilla che sorge sull’omonimo lago. Questo è il punto di partenza più vicino per raggiungere il Milford Sound. Dopo aver preso informazioni sulla strada spesso chiusa per neve che porta al fiordo abbiamo deciso di andare con un tour organizzato invece che con il nostro van, anche se le condizioni meteo permettevano il fai da te.

Questo perché l’I-Site ci ha proposto questa gita dove si partecipava in due e pagava uno solo, l’importante era dimostrare di avere un mezzo a noleggio ( questo succede solo in bassa stagione). Così abbiamo pagato 119 NDZ per bus, pranzo e crociera e calcolando che il costo della sola crociera per due persone era di 140 NDZ…. in più non abbiamo guidato sotto una pioggia torrenziale, ci siamo rilassati ascoltando musica in cuffia e risparmiato anche un pieno di benzina. Si dice che sia raro trovare giornate limpide al Milford Sound e difatti oltre alla pioggia c’era anche la nebbia, così che lo spettacolare Mitre Peak alto 1692 era ben nascosto. Peccato. In ogni caso la crociera merita per le ripide scogliere piene d’imponenti cascate a picco sul mare e per la vastità della natura davvero impressionante.

Tutte le crociere partono dallo stesso terminal e tutte fanno lo stesso giro, durante il percorso vengono spiegati i vari punti, Stirling Falls, Anita Bay, Bowen Falls… si arriva fino alla foce del fiordo e se il tempo lo permette ci si spinge nelle acque del Mar di Tasmania. Durante la crociera sulle rocce si vedono oziare numerose foche. Al ritorno durante il tragitto in autobus si fanno varie soste per visitare fiumi, laghetti e tratti di foresta particolarmente suggestiva e gli uccelli curiosi che vi verranno incontro sono i Kea, pappagalli che abitano le montagne della Nuova Zelanda, hanno un carattere molto giocoso e socievole ed è una delle specie di uccelli più intelligenti.

Te Anau – Haast

Dopo aver ammirato la splendida vista del lago Te Anau ci dirigiamo a Queenstown. Dopo parecchi giorni di piacevole solitudine, la città ci è parsa particolarmente affollata da turisti di tutto il mondo anche se in prevalenza asiatici, con bus parcheggiati ovunque e molto caos, quindi siamo rimasti solo il tempo di fare qualche foto e imboccare subito la strada per Glenorchy. In ogni caso la città è piena di energia, negozi, vivaci locali, bei ristoranti e tante attività all’aperto, anche se molto costose, insomma impossibile annoiarsi. Ma noi a questa frenesia abbiamo preferito il tranquillo villaggio di Glenorchy che sorge sul lago Wakatipu e si raggiunge in 50 minuti. Il tratto di strada di 70 km è un continuo saliscendi che offre bellissimi e ampi panorami. Durante il tragitto poche auto e in paese calma piatta, ideale per un picnic vista lago. Queenstown è famosa soprattutto per il bungee jumping e quindi ci siamo fermati a curiosare al Kawarau Bridge, 23 Km da Queenstown, storico ponte del 1880 dove ebbe origine questo sport. Un salto di 43 metri mette i brividi a chi guarda, chissà a chi salta! Siamo arrivati ad Haast la sera tardi.

Haast – Greymouth

Sud-Nuova-Zelanda_63In questo trasferimento molti i punti interessanti e come di solito, bisogna fare delle scelte o avere sempre più tempo. Il tempo che ansia….. così abbiamo eliminato la visita al villaggio di pescatori di Jackson Bay, punto finale della panoramica highway, con grande rammarico, ma ci sarebbero volute più di due ore e abbiamo preferito la spiaggia di Gillespies. Una deviazione di 25 km dalla strada principale, gli ultimi 15 km sono di sterrato, conduce a questa isolatissima e splendida spiaggia di sassi e tronchi, immensa e spettacolare dalla quale non vorresti più andar via. C’eravamo solo noi due e tantissimo spazio. Altro punto che merita una sosta è il Lake Matheson. E’ il famoso lago a specchio dai bellissimi panorami che si riflettono sull’acqua.

La passeggiata per il giro completo del lago dura circa un’ora e mezzo più la piacevole sosta al Matheson Cafè per uno spuntino non economico ma ottimo. Finalmente dopo le molteplici soste per scattare foto e curiosare, raggiungiamo la meta: il Fox Glacier. Dal parcheggio in 40 minuti si raggiunge a piedi il fronte del ghiacciaio. Lo stesso è in movimento, quindi le precauzioni del corpo forestale sono molte e non lasciano avvicinarsi troppo, ma la vista è bella e il silenzio surreale, grazie anche alla sempre minima presenza di turisti. Poco più avanti c’è il Franz Josef Glacier che è più grande del precedente e si possono raggiungere diversi punti di osservazione scegliendo tra una serie di passeggiate più o meno lunghe. Siamo arrivati a Greymouth la sera tardi, stanchi e infreddoliti, quindi niente notte sul nostro “ kiwivan “ ma in motel, stanza con bagno, cucina e coperta elettrica!!

Greymouth – Kaikoura

Abbiamo attraversato l’isola da ovest a est per km 450 circa. A metà strada tra Greymouth e Westport c’è il Paparoa National Park e il piccolo centro di Punakaiki noto per le bellissime Pancake Rocks e gli sfiatatoi. Con una passeggiata di 20 minuti si possono osservare queste meravigliose rocce calcaree e con la giusta marea, gli orari sono esposti fuori dal I-site di fronte al parcheggio, si possono vedere i getti d’acqua che fuoriescono dagli sfiatatoi delle caverne sottostanti. Purtroppo questa volta non siamo riusciti a combinare l’orario della nostra visita con l’orario di marea, ma dalle foto esposte al centro informazioni lo spettacolo è fantastico e grande il nostro rammarico. Oltre alla SH 6 che attraversa splendidi panorami sul Mar di Tasmania, per tutta la giornata e per tutto il viaggio attraverso la Nuova Zelanda abbiamo goduto in qualsiasi momento di una natura incontaminata e immensi spazi con una grande sensazione di libertà.

Kaikoura   FOTO   VIDEO

Balene-KaikouraFino a qualche anno fa era solo un tranquillo villaggio di pescatori di aragoste, oggi è un importante centro turistico, grazie alla sua ricca fauna e alle escursioni per l’avvistamento di balene e delfini. La più grande e competente agenzia è la Whale Whatch Kaikoura. Nel periodo invernale ci sono due uscite in barca, una al mattino alle 10 e una al pomeriggio alle 13. L’escursione è costosa ma garantita al 98% e rimborsata dell’80% nel caso in cui non si dovessero vedere i cetacei. Tenevamo molto a questa escursione, nei nostri molti viaggi ancora non avevamo fatto incontri con un capodoglio ed eravamo super eccitati.

Sostando fuori dall’ufficio dell’ agenzia abbiamo prenotato on line con lo sconto del 10%. Un quarto d’ora prima della partenza si effettua il check in, vengono poi spiegate alcune particolarità sul mondo marino con la visione di video e poi con un bus ci si dirige al porto. L’escursione ha la durata di 3 ore. Il tempo è stato dalla nostra parte, freddo ma bello e l’avvistamento di tre capodogli è stata un’emozione enorme come questo animale, il più grande al mondo munito di denti, che ha reso la giornata indimenticabile. Finalmente siamo riusciti a immortalare “ la coda “ simbolo della quale la città è invasa da gadget di qualsiasi colore e materiale. Durante la navigazione ci siamo imbattuti anche in un gruppo di almeno 300 delfini che ha fatto uno vero e proprio show che a detta delle guide era tutto per noi. Ci sono inoltre altri punti interessanti a Kaikoura, uno di questi è il Point Kean Seal Colony.

Qui oziano tantissime foche sugli scogli e sull’erba, vicinissime, tanto che alcune si sdraiano anche nel parcheggio delle auto, fate attenzione…! Sulla strada per raggiungere la colonia di foche c’è il famoso Original Kaikoura Seafood BBQ, un chiosco dove gustare pesce e capesante, tutto freschissimo. Un’altra bella escursione è la Kaikoura Peninsula Walkway, una camminata con punti panoramici mozzafiato sulle scogliere. La città è talmente piacevole che saremmo rimasti ancora, ma i km da percorrere erano tanti, quindi via, in viaggio verso Picton per traghettare sull’isola del Nord.

Traversata Picton-Wellington

Visto i pochi turisti in viaggio in questo periodo non abbiamo prenotato il traghetto e ci siamo presentati direttamente all’imbarco. Due sono le compagnie di navigazione: la Interislander e la Bluebridge. Quest’ultima è quella che abbiamo preferito, l’orario era compatibile con i nostri tempi, è la più economica e la compagnia di noleggio del nostro Speedy Van ci aveva dato un buono sconto del 5%. La traversata richiede 3 ore e 20 minuti e passa per un tratto di mare generalmente tempestoso ossia lo Cook Strait, ma tutto sommato grazie anche al clima favorevole non abbiamo avuto disagi a parte il gran freddo che faceva sul traghetto, probabilmente visto i pochi passeggeri non avevano riscaldato in modo adeguato.

Siamo sbarcati a Wellington alle 23 e data l’ora tarda abbiamo dormito in un parcheggio vicino al porto attrezzato con corrente, toilette e docce, proprio per chi arriva tardi o deve imbarcarsi presto. Ci si registra alla cassa automatica con relativo pagamento, sulla ricevuta c’è un codice che permette di entrare nei bagni. Una comoda soluzione. Il 21 luglio a Wellington c’è stato il terremoto, fortunatamente senza nessuna vittima ma con molti disagi, quindi non siamo andati a curiosare in città ma abbiamo raggiunto il Mt Victoria Lookout per il miglior panorama sulla città e sul golfo.

Wellington-Taupo Lake.

Nord-Nuova-Zelanda_06Grande indecisione se andare a Napier città che ci intrigava molto o raggiungere Taupo attraverso Desert Road nel Tangariro National Park. La scelta cade su quest’ultima grazie anche al fatto che la strada, spesso chiusa per maltempo, era transitabile così da non perdere questa sensazione di viaggiare in mezzo al nulla, quasi sulla luna, fantastico! Il Tangariro è uno dei parchi più belli del paese, d’estate si possono fare escursioni meravigliose e d’inverno sciare. Comprende anche tre vulcani, il Mt Ruapehu è il più alto, 2797 mt ed è attivo. Il Tangariro Alpine Crossing è la più bella escursione in giornata di tutta la Nuova Zelanda e a detta delle guide uno dei sentieri più belli al mondo, con spettacolari paesaggi vulcanici e laghi pittoreschi color smeraldo.

Il percorso è in totale 17 Km toccando quota 1900 mt, si parte da Mangatepopo Rd per raggiungere in 9 ore Ketetahi (o viceversa) in tempo utile per farsi portare indietro dalla navetta. E’ un’escursione faticosa e non è da prendere con leggerezza, soprattutto d’inverno, così dopo aver chiesto molte informazioni abbiamo dedotto che non eravamo equipaggiati in modo corretto per le condizioni climatiche, neve e vento e molto probabilmente neanche allenati fisicamente quindi con un po’ di rammarico abbiamo continuato per la nostra strada. Il lago Taupo offre un paesaggio splendido con belle passeggiate e sicuramente con un po’ di sole avremmo apprezzato maggiormente anche le splendide Acacia Bay e Whakaipo Bay.

Anche qui come in altre città della Nuova Zelanda si possono fare molte attività ad alto tasso adrenalinico, ma a parte le cifre astronomiche richieste, io non ho mai avuto la più pallida idea di farne una e Roby era stato “costretto prima di partire a firmare una carta “premettendomi che non avrebbe partecipato a niente, soprattutto per il bungee jumping, quindi non abbiamo informazioni in merito!!!!!! Proprio dal lago Taupo nasce il fiume più lungo della Nuova Zelanda, il Waikato River e lo si può ammirare in due bei punti, quello più spettacolare è alle Aratiatia Rapids. Nonostante sia stata costruita una diga e una centrale idroelettrica interrompendo così il suo corso, lo sbarramento viene aperto 3 volte al giorno e si può quindi continuare a godersi il getto d’acqua di una potenza incredibile. L’altro punto è alle Huka Falls un salto di 10 mt in una gola stretta. Sostando sul ponte pedonale si ha una vista meravigliosa. Volendo da qui partono diverse piacevoli passeggiate in mezzo alla natura e si puo risalire fino alla Aratiatia Rapids. La zona intorno al lago è area termale e il Craters of the Moon è un circuito ad anello percorribile in 50 minuti tra vapori e fanghi bollenti e come sfondo le montagne. La passeggiata è piacevole ma è più affascinante il nome che il luogo.

Taupo-Waitomo Caves   FOTO

La zona di Waitomo è una delle principali attrattive turistiche del Nord. E’ resa così famosa per la presenza di più di 300 caverne popolate, anche se non tutte, dai ditteri micetofilidi ossia larve luminose. Le tre grotte più grandi sono Ruakuri, Aranui e Glowworm, l’unica che abbiamo deciso di visitare. Per vederne 2 o tutte e tre c’è un biglietto cumulativo con un ottimo risparmio, ma in qualsiasi caso non c’è scampo ai gruppi di viaggi organizzati, fortissima la presenza chiassosa dei turisti asiatici. La visita alla Glowworm Cave dura 45 minuti e parte ogni 30 minuti. Attraversando varie gallerie piene di stalattiti e stalagmiti si raggiunge una grande caverna “ La Cattedrale “. Qui la guida da prova della buona acustica del posto. La parte più interessante, per lo meno per chi di grotte ne ha viste più di una, sta nel finale, quando salendo su una barca per navigare il fiume totalmente al buio ci si ritrova circondati da migliaia di lucine appunto i glowworm ( ditteri micetofilidi ). Ci sarebbe piaciuto che quest’ultima parte fosse durata un po’ di più, era suggestiva e divertente. La zona inoltre offre belle passeggiate, si possono raggiungere le tre cave anche a piedi e arrivati alla Ruakuri Cave il Ruakuri Natural Tunnel offre un facile percorso ad anello in mezzo al bosco, molto rilassante, con ponti e cascate, una bella possibilità per scattare innumerevoli foto. L’I Site oltre che dare informazioni ha dei bellissimi gadgets e il personale, come del resto in tutti, è gentilissimo, merita una visita.

Waitomo-Rotorua

Nord-Nuova-Zelanda_12Rotorua è una delle più importanti località turistiche dell’isola del Nord, vi accorgerete di essere arrivati a destinazione dall’odore di zolfo nell’aria, infatti questa è la zona geotermica più attiva della Nuova Zelanda. Essendo un luogo termale la città è invasa dai vapori che le danno un aspetto misterioso. Il Kuirau Park si può visitare liberamente e gratuitamente, a noi è piaciuto molto e per di più era privo di turisti. Il parco è una zona vulcanica con pozze di fango bollente e vapori in abbondanza ed è fantastico passeggiare in completo relax. In questa parte dell’isola c’è una forte presenza Maori di conseguenza i loro spettacoli culturali sono un’attrazione turistica pari alla bellezza dei paesaggi. Due sono i siti turistici per partecipare a un tour culturale maori e nello stesso tempo vedere geyser e sorgenti, il Te Puia e il Whakarewarewa Thermal Village entrambi si trovano nella riserva termale a 3 km dal centro a Wahiao.

Nessuno dei due ci convinceva però se non li visiti poi hai sempre il dubbio di cosa ti sei perso, quindi vada per il Te Puia, più caro del Whakarewarewa ma con la possibilità di vedere da vicino il noto Pohutu. Questo geyser erutta fino a 20 volte al giorno e raggiunge 30 mt di altezza, davvero spettacolare. Il resto della zona è un susseguirsi di fango in ebollizione, vapori, acqua termale. C’è anche uno spazio riservato ai kiwi, uccelli nazionali. Vengono tenuti in una stanza con ricostruito il loro habitat naturale, pensiamo sia l’unico modo di vederli anche se non il migliore, perché sono uccelli notturni e timidi, quindi un po’ difficile vederli in natura. Per quanto riguarda lo spettacolo culturale maori si è rilevato quello che già sapevamo prima di vederlo, molto turistico e poco interessante. Della cultura maori non è rimasto molto, tutto è stato ricostruito dopo le perdite a causa dei terremoti o del passare degli anni e per quanto riguarda i famosissimi visi tatuati ne abbiamo visto uno solo. In ogni caso un luogo piacevole sicuramente da visitare.

Rotorua-Whakatane

Siamo andati a Whakatane semplicemente per vedere la statua di Wairaka, che svetta su una roccia del porto della città. Fu eretta in ricordo della coraggiosa impresa di Wairaka, figlia del guerriero Toroa. Sfidando un tabù maori, per il quale la donna non può condurre una canoa, ne prese invece il comando e riportò a riva la waka, salvando tutte le donne a bordo. Il paesaggio nei dintorni è molto bello così come la River Walk, una passeggiata che porta alla statua. Molto interessante sarebbe stata la visita al Te Manuka Tutahi Marae una casa delle riunioni maori risalente al 1875 splendidamente scolpita, ma purtroppo era chiusa. Il pernottamento in riva al mare con una bellissima passeggiata sulla spiaggia deserta al mattino presto hanno reso questa tappa, molto piacevole.

Whakatane – Hot Water Beach   VIDEO

Hot Water BeachDue giorni di sole nella regione più piovosa della costa orientale soprattutto nel mese agosto, che fortuna! La penisola di Coromandel offre splendide aree isolate e spiagge bianche, ma visto che era inverno ci siamo diretti alle famose buche d’acqua calda, l’unico posto dove poter fare il bagno. E’ un luogo bellissimo, qui due ore prima e due ore dopo la bassa marea si può avere una vasca termale privata. Basta noleggiare una pala, scavarsi una buca e immergersi in tutto relax guardando il mare e per un effetto salutare a detta di alcuni, alternare con un bagno freddo. Noi siamo riusciti a immergerci in mare solo fino alla vita e poco tempo, l’acqua era ghiacciata, inoltre le correnti della Hot Water Beach sono molto insidiose, infatti è una delle quattro spiagge più pericolose della Nuova Zelanda. Nella vicina Hahei c’ è la bellissima Cathedral Cove. E’ un arco di roccia enorme e ci si passa sotto con la bassa marea. Questo splendido luogo merita una visita e si raggiunge con una passeggiata di 45 minuti su un sentiero costiero. Sul percorso ci sono due deviazioni la Gemstone Bay e la Stingray Bay ma niente di eccezionale.

Hot Water Beach-Whananaki

Un lungo trasferimento tra paesi e paesaggi mozzafiato che regalano grandi emozioni. In Nuova Zelanda ogni km merita di essere percorso. Natura, scogliere, spiagge, laghi, ghiacciai sorprendono dall’alba al tramonto è una grande fortuna poterne godere. La nostra meta era lo sperduto campeggio DOC di Otamure Bay. Siamo arrivati tardissimo e dopo aver parcheggiato con una certa indecisione perché c’era talmente buio che non riuscivi a orientarti, è scesa anche una fitta nebbia, quindi sentivamo il rumore del mare ma non sapevamo di preciso dov’era. Da soli in mezzo al nulla e al mattino una fantastica sorpresa. Il mare era proprio di fronte con un immensa spiaggia tutta per noi.

Whananaki-Whatuwhiwhi

Un trasferimento con tre punti di piacevole relax. Kawakawa è una città come tante ma le toilette pubbliche sono assolutamente fuori dal comune. Opera del bio-architetto austriaco Hundertwasser sono decorate con mosaici e cocci di bottiglie a colori vivacissimi e sul tetto piante e erba. Sono straordinarie e meritano una deviazione anche se non si è di passaggio. Altra stravaganza, la ferrovia passa in mezzo alla via principale. Paihia cittadina costiera e principale porta d’accesso alla Bay of Island è molto turistica e animata anche in bassa stagione. Brulica di negozi di souvenir, ristoranti, locali e agenzie per svariate gite in mare, per altro abbastanza costose. I site è ricco di informazioni, materiale e belle idee regalo. Haruru falls sono belle cascate a ferro di cavallo illuminate di sera. Si raggiungono tranquillamente in macchina o camminando un paio d’ora lungo il Waitangi River. Arrivati poi all’isolato campeggio di Whatuwhiwhi altra notte in riva al mare con tutto lo spazio solo per noi due.

Cape Reinga   FOTO

Cape ReingaCape Reinga è proprio alla fine della Nuova Zelanda. Qui s’incontrano il Mar di Tasmania e l’Oceano Pacifico, creando onde impetuose. Dal parcheggio una bellissima passeggiata di un km conduce al famoso faro ai confini del mondo. Una spettacolare vista vi terrà inchiodati per lungo tempo. Ci sono due soluzioni per raggiungere questo luogo la strada interna o attraverso la Ninety Mile Beach assolutamente vietata ai veicoli a noleggio. Siamo stati molto in dubbio se andare con un tour organizzato che con il bus raggiunge Cape Reinga percorrendo 90 km di spiaggia, con sosta per pranzo, foto di rito ai relitti d’auto dei più sventurati che hanno tentato l’impresa con le loro auto e sono stati sorpresi dalla marea o scegliere la strada interna e andare con il nostro speedy van.

E’ prevalsa la paranoia del viaggiatore di raggiungere determinati punti assolutamente da soli e dato che abbiamo toccato la città di Bluff sull’isola del sud era d’obbligo raggiungere Cape Reinga in autonomia sull’isola del nord. La strada è completamente asfaltata, anche l’ultimo pezzo che dalla guida sembrava non esserlo, non è molto interessante a parte le spettacolari vedute sulla Spirit Bay e sulla Tapotupotu Bay entrambe raggiungibili in auto. Bella è anche la riserva naturale Te Paki, sette km quadrati di gigantesche dune di sabbia alla foce del Te Paki Stream dove si può scendere con la tavola, ma attenti alle sabbie mobili!!

Waipoua Forest e Trounson Kauri Park

E’ un tratto di costa occidentale estremamente interessante dove è possibile ammirare le foreste di kauri, una delle attrattive naturali più importanti e belle della Nuova Zelanda. Il Visitor Center ha le cartine dettagliate per non perdersi neanche uno di questi giganti e straordinari alberi. Lungo la strada di 18 km che attraversa il bosco si possono vedere alcuni degli alberi più grandi. Bisogna disinfettare la suola degli scarponi prima di entrare in questa foresta protetta e non uscire dai sentieri per non distruggere il microsistema di questo incredibile luogo. Il Tane Mahuta, il nome è quello del dio maori della foresta, è il più grande albero di kauri al mondo con i suoi 51,5 mt di altezza e 13,8 mt di circonferenza e la sua età è compresa tra i 1200 e i 2000 anni. Poco più avanti dal parcheggio delle Kauri Walks una passeggiata di 20 minuti porta al Te Matua Ngahere il kauri più largo al mondo è alto 30 mt ma la sua circonferenza arriva a 16,4 mt.

Nelle vicinanze c’è anche un gruppo di 4 altissimi alberi fusi alla base chiamati Four Sisters. Questi sono solo i più famosi alberi di kauri, ma nella foresta ce ne sono tantissimi a perdita d’occhio. La loro imponenza e bellezza, il silenzio di questo luogo con la sua magia lascia senza parole. Non molto distante dalla foresta c’è il Trounson Kauri Park. Una passeggiata ad anello attraversa un bellissimo bosco con corsi d’acqua e splendidi kauri, che anche sotto la pioggia regala indimenticabili emozioni. Peccato che al Coast Top 10 Holiday Park non hanno organizzato la passeggiata notturna in mezzo alla natura, ci sarebbe piaciuto vedere il kiwi, purtroppo pioveva a dirotto ed eravamo gli unici clienti del campeggio.

Auckland e le spiagge   FOTO   VIDEO

Auckland e le spiaggeAll’interno del Waitakere Ranges Regional Park un’area selvaggia a poche ore da Auckland ci sono le meravigliose spiagge nere del mar di Tasmania. La Scenic Road che porta fin qui è una strada stretta e tortuosa ma di grande bellezza. Il famoso centro visitatori Arataki oltre a dare informazioni dettagliate sulla zona offre una magnifica vista e belle sculture maori accolgono i visitatori. Non ci sono distributori di benzina in tutta la zona, fate il pieno prima di passare da queste parti. Tre le spiagge che abbiamo visitato.

Muriwai beach una lunga spiaggia sferzata dal vento con onde violente, ideale per il kiteboard. Molto nota anche per la colonia di sule del Takapu Refuge che nidifica sui faraglioni. Piha, per raggiungerla la Piha Rd regala una vista mozzafiato sulla costa. Aspra, bella e pericolosissima, nel centro della spiaggia si erge la Lion Rock che si può raggiungere con la bassa marea. Karekare in assoluto la più cupa e meravigliosa, è la famosa spiaggia dove hanno girato il film “ Lezioni di piano”. Le onde sono molto violente e le correnti pericolose, difficile lasciarla voltandole le spalle.
Ed eccoci arrivati ad Auckland la città più grande della Nuova Zelanda e la più multiculturale dove c’è una fortissima presenza asiatica. Lasciamo con rammarico il nostro speedy van all’Escape Rental. Dopo un breve controllo del mezzo e la restituzione della strisciata provvisoria della carta di credito lasciata a Christchurch come garanzia ci incamminiamo verso il centro per goderci gli ultimi tre giorni di vacanza in questa città. Innanzitutto decidiamo di fare un po’ di shopping visto che durante il viaggio abbiamo comprato poche cose. Resta difficile trovare gadget made in New Zeland, quasi tutti i negozi sono di merce cinese che ci rifiutiamo di comprare, quindi solo qualche segnalibro e altre poche cose prodotte in Nuova Zelanda, poi esploriamo la città. Il punto di riferimento di Aukland è la Sky Tower simile a una gigantesca siringa. AucklandDi notte illuminata è bellissima. E’ alta 328 mt e si può salire fino alle terrazze panoramiche con un ascensore in soli 40 secondi e poi con lo skyway lift fino all’ultimo livello panoramico.

Da qui la vista sulla città è spettacolare. Una parte molto interessante è Britomart con locali, ristoranti e negozi. Il Viaduct Harbour è un’area portuale molto alla moda dove c’è sempre un bel movimento e si possono ammirare bellissimi yacht di milionari. Collegato al Viaduct da un ponte mobile c’è il Wynyard Quarter, si possono fare belle passeggiate e mangiare nel moderno mercato del pesce dove al mattino si tiene un’asta movimentata. Anche il mt Eden ci è piaciuto, ci siamo arrivati con i mezzi pubblici e poi fino in cima con una lunga passeggiata. Dall’ alto di questo cono vulcanico si vedono entrambi i porti e l‘intero istmo. Il cratere profondo 50mt è un luogo sacro e non ci si può entrare.

Abbiamo passato anche del tempo in relax all’Albert Park un bellissimo giardino stile vittoriano con belle statue e alberi dalle forme strane. In definitiva una città piacevole e comoda da visitare. Con le tre linee di bus, City link, Inner link e Outer link si arriva in qualsiasi punto della città. Anche il trasferinento in aereoporto è semplice ed economico, l’airbus express passa dalla centralissima Queen Street ogni 10 minuti. Abbiamo fatto 5500 km attraverso un paese di straordinaria bellezza che vale tutta la fatica per le tante ore di aereo e un fuso orario di 10 ore .

SPESE E COSTI DI VIAGGIO

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2 commenti

Roberta 18 Novembre 2016 - 11:43

Fantastico. Mi affascina moltissimo la Nuova Zelanda e vorrei girarla anch’io in camper in modo da associare l’indipendenza dell’avere un proprio mezzo al fatto di risparmiare sul dormire. Molte delle tappe che avete fatto, non le avevo nemmeno prese in considerazione. Le terrò presenti!!

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Turistinonpercaso 5 Gennaio 2017 - 9:49

Se vuoi qualche info contattaci senza problemi!

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