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Marocco in camper

by: Paola Borciani
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Marocco in camper

Fino al tropico del cancro d’inverno con il camper completo

Diario di viaggio in Marocco in camper 2011

di Paola Borciani

Marocco-paola-bPeriodo dal 26 dicembre 2010 al 18 gennaio 2011   Voto 6

Equipaggio : Giancarlo e Paola ( anni 57/59 )

Mezzo Burstner 30 fiat 2.500 TD del 1993

Carburante  Europa € 556 + Marocco DH 4737 = € 420 –  €  976

Pedaggi autostradali –  €  300

Traghetto  Algeciras a Ceuta ( Gutierez  accetta solo contante) – €  180

Assicurazione sanitaria per Marocco  ( sconto di circa € 30 con socio Conad ) – €  114

Mappa Marocco  per navigatore Tom Tom – €    35

2 gomme per camper    DH 1.200 –  €  107

Spese varie ( camping, guide, parcheggi, ingressi,viveri ) –  € 382

tutti  i prezzi  indicati sono per  2 persone

Cambio € 1 = DH 11,26 —    TOTALE  : € 2.100

Prezzo gasolio al litro  ( minimo / massimo ) :

 Italia € 1,36

 Francia 1.34/1.37

Spagna 1.22/1,24

 Marocco dh 50/ dh 75 = € 0,40/0,66

ITINERARIO :     percorso km 10.800

PREMESSA :

Anche in questo viaggio devo ringraziare tanti altri viaggiatori che hanno inviato i loro diari ai vari siti internet , così facendo aiutano tantissimo a trovare parcheggi, soste e tante altre informazioni utili per poter svolgere senza problemi i propri viaggi. Perciò non sto ad elencare i vari punti dove sostare o fare rifornimenti vari  perché ho copiato esattamente tutto dai diari  trovati nei siti : www.turismoitinerante.it    www.comperonline.it    www.turistipercaso.it   ecc.

In  particolare :

1°) “ tutti i bimbi del Marocco” 1 ( dal 19/12/08 al 11/01/09 )  e 2 ( dal 19/12/09 al 10/01/10  di Stefano Semprini. OTTIMO  per GPS , moltissime informazioni per soste varie, documentazioni e informazioni di ogni genere

2°) “ Marocco “( dal 26 dic. 2007 al 26 feb. 2008) di Claudio Brumat : Anche questo OTTIMO per arrivare fini al TROPICO  DEL  CANCRO

3°) “in Marocco , inch Allah “ (dal 18/12/2009 al 09/01/2010)

Ho letto tantissimi altri diari prima di partire e in  molti ho raccolto suggerimenti vari . Proprio per questo vorrei ringraziare tutti ma non ho trovato la maniera di poter scrivere ad ognuno personalmente , spero che i vari viaggiatori citati leggano questo diario e li ringrazio ancora .

Un’altra comodità indispensabile per noi camperisti è sicuramente il navigatore satellitare ( Tom tom xl europe 22), che ci aiuta a trovare senza difficoltà luoghi che prima non azzardavo ad andarci. Inoltre rispetto al primo viaggio  fatto nel 1992 in Norvegia, essendo ora più esperta, programmo il tour prima di partire con le varie soste, carichi e scarichi vari, orari traghetti , aiutandomi molto anche con internet.

Io e mio marito viaggiamo già da tanti anni  quasi sempre soli , anche pur non avendo limiti di tempo, siamo abituati ad alzarci presto e perciò siamo veloci negli spostamenti e nelle escursioni

Sicuramente era un viaggio di almeno 2 mesi , rimanendo fermi almeno qualche giorno in più sulla costa , visto che il tempo era ottimo . Ma mio marito non riesce a gustare in tranquillità le meraviglie che ci circondano.

Cosa mi è piaciuto in Marocco :

1°) Sono un’amante dei deserti e perciò il tragitto ( 1.000 km solo andata ) da Guelmime a Dakhla per me sono stati affascinanti . So’ perfettamente che non c’è niente , ma è proprio questo che mi piace : l’immenso niente , il vedere lontano e sentirsi liberi.  Non so’ spiegare bene cosa provo , mi sembra di volare nell’immensità.

2°) Le città imperiali mi sono piaciute tutte , ma in particolare Marrakech e Fes , anche se sono proprio il contrario del deserto .

3°) Un’altra cosa che mi affascina di questi posti , sono gli sguardi sereni dei bambini ( soprattutto al sud del Paese ) . Pur non avendo praticamente il nostro benessere , si accontentano del poco che hanno.

AVVERTENZE ED ATTENZIONE :

1°) Agenzia Gutierez non accetta carte di credito o bancomat ma solo contante.

2°) In Marocco difficilmente si paga con carta di credito o bancomat.

3°) si trovano facilmente  sportelli bancomat dove è possibile prelevare contanti

Marocco:

DOVE ABBIAMO SOSTATO.
Tangeri:
 nel campeggio “Tingis”, posto nella parte nord della città, il più vicino al centro e di medio livello.
Fès: presso il camping “Le Diamant Vert”, vicino a un centro sportivo.
Erfoud: nel campeggio in mezzo al deserto, a una decina di chilometri da Rissani sulle piste per Merzouga; sia a Erfoud che a Rissani hanno di recente riaperto un campeggio.
Merzouga: ai piedi delle dune, accanto a una rest-house.
Gole del Dades: davanti all’albergo-ristorante posto alla sorgente del fiume.
Ouarzazate: presso il “Camping du Sud”.
Marrakech: al nuovo campeggio, sito al decimo chilometro sulla strada per Casablanca.
Taroudant: davanti al posto di polizia, all’ingresso della città; i poliziotti consentono di rifornirsi d’acqua.
Tiznit: presso il campeggio comunale, posto all’ingresso della città.
Tam Tam Plage: sulla spiaggia.
Agadir: sul fronte mare (per mancanza di posti in campeggio).
Safi: presso il campeggio comunale.
Casablanca: presso il camping “Oasis”.
Rabat:
 al campeggio “Sun Dance” di Salè.
Meknes: presso il campeggio “Esplanade de la Foire”.

DIARIO  giorno per giorno

Domenica 26 dicembre2010 :    Casa > frontiera Spagna.

120.453 > 121379 parziali km. 926 temperatura  minima -3°/ massima 10° .    

Ore 6 partiamo . Passate le feste di Natale con parenti e amici , si parte.  Piove e ci sono 0° gradi , ragione di più per andare al calduccio, tanto desiderato, del Marocco. A Genova smette di piovere ( per tutto il viaggio avremo il sole e ritroveremo il brutto tempo a Piacenza quando torneremo). Alle 11,30 siamo al confine tra Italia e Francia. Prima del confine facciamo il pieno di carburante perché sappiamo, dai vari diari, che in Francia costa di più. Dopo Cannes ci fermiamo a pranzo in un autogrill. Mentre ci riposiamo , bussano alla porta, un ragazzo di circa 35 anni ci chiede in Italiano , un po’ d’acqua per il radiatore e un imbuto . Gli diamo una bottiglia d’acqua , torna al suo camper davanti al nostro , sale e se ne và senza mettere l’acqua nel radiatore. Rimaniamo un po’ stupiti del fatto avvenuto !!!!!

Notiamo molti camper che vanno nella stessa nostra direzione . Ad Arles facciamo un pezzo di strada normale per vedere se sono comode , ma dopo circa 50 km rientriamo in autostrada perché sono tutte rotonde e paesini . Alle ore 20 ci fermiamo a dormire poco prima della frontiera Spagnola

Lunedì 27 /12 :  frontiera Spagna > Monastero Mont Serrat > Elda.

122.270  = km. 891 temp. – 3°/ 16°

Nell’autogrill dove ci siamo fermati non si riesce a dormire dalla confusione tra camion e altro.  Perciò alle 2,30 Giancarlo decide di partire, passiamo la frontiera e ci fermiamo a Figueres dove oltre a fare nafta ci fermiamo a dormire fino alle 7,50 . Visto che c’è il camper service vorremmo svuotare il serbatoio dell’acqua sporca , ma nella notte è gelato il tubo di scarico , perciò lo svuoteremo più avanti.

Barcellona decidiamo di visitarla al ritorno perché sicuramente ci saranno meno turisti. Facciamo una deviazione sulla destra di circa 30 km A/R e andiamo al Monastero di Mont Serrat.

Lungo la strada ci sono i candelotti di ghiaccio  ai lati della strada. Il Monastero è molto turistico e non mi dice più di tanto , invece le montagne che lo circondano sono particolari e molto belle .

Alle 11,30 ritorniamo verso l’autostrada percorrendo una strada diversa dall’andata, molto più larga e scorrevole  , il nostro Tom ( navigatore )che “carino “ ci stupisce sempre più facendoci fare addirittura  itinerari diversi. Avevo in programma di fare alcune tappe mentre scendevamo verso sud , ma il freddo ci fa decidere di proseguire senza soste intermedie fino in Marocco . Poi al ritorno vedremo il da farsi . Passando vicino a Valencia la temperatura si alza notevolmente 16° . Ci alterniamo alla guida e alle ore 20 ci fermiamo ad Elda circa 30 km da Alicante. Siamo molto stanchi e alle 21 siamo a letto

Martedì 28/12 : Elda > Granada > Malaga > Algeciras > Ceuta > N° 16 litorale.

122900 = p. km. 630   temp. ?

Marocco_01Partiamo alle 5,30.  Dopo un’ora Giancarlo ha sonno e guido io fino alle 8 , poi ci cambiamo alla guida anche perché l’alba è pericolosa. Il sole sta colorando tutto di porpora. Il paesaggio è brullo , distese di alberi da frutta e ulivi a perdita d’occhio. Mentre ci avviciniamo a Granada , alla nostra sinistra si vede la neve e i ghiacciai della Sierra Nevada, che brillano al sole . Tra l’azzurro del cielo , il bianco della neve e il rosso delle montagne , il panorama che ci circonda è fantastico. Vicino a Malaga abbiamo davanti a noi un camion Italiano che trasporta automobili e per C.B. facciamo due chiacchiere . è triste perché, avendo ancora 2 consegne e due giorni per tornare in Italia , difficilmente riuscirà a passerà il fine anno con la sua famiglia. Gli auguriamo ugualmente un buon anno e lo lasciamo al suo lavoro. A Malaga per sgranchirci un po’ le gambe, gironzoliamo in un outlet , guarda caso vicino all’autostrada . Arriviamo ad Algeciras alle 15,30 . Andiamo subito a fare il biglietto dalla famosa agenzia Gutierrez   N 36°10’46.10″ W 5°26’29.12″   tanto nominata dai vari diari. Mi aspettavo di trovare un mega negozio ed invece ho fatto fatica a trovarlo anche perché è un buco piccolo, stretto e  seminterrato sotto ad un palazzo. Il “buco” è pieno di gente e c’è la fila fuori , poi NON ACCETTANO CARTE DI CREDITO MA SOLO CONTANTE , Questo particolare non l’avevo letto in nessun diario perciò abbiamo dovuto tornare in camper per prendere il contante. Inoltre il traghetto era a prezzo unico ( € 180 andata e con ritorno  aperto ) sia per Ceuta che per Tangeri e solo EuroFerrys 35 minuti ( o questo o a nuoto ). Ci dicono che il traghetto parte alle 17,30 o alle 20 e ci salutano dandoci un dolce ed una bottiglia di vino essendo Natale . Torniamo al camper, andiamo al porto che si trova a pochi km, dove appena arriviamo ci imbarcano subito ed alle 17,30 partiamo. In 40 minuti siamo al porto di Ceuta , cambio  la mappa dell’Europa con quella del Marocco a Tom, mettiamo indietro gli orologi di un’ora  e scendiamo dal traghetto. Dopo un paio di km entriamo in un caos incredibile , gente a piedi ovunque, macchine che passano da tutte le parti ( mi vien quasi da pensare che passino anche sotto al camper ) , guardie che controllano non so’ bene cosa. Ad un certo punto si avvicina il solito “fratino”( chiamato così chi si veste con una tunica lunga con cappuccio, preferibilmente di colore marrone, perché assomiglia ad un frate cappuccino) e ci dice che ci può aiutare a snellire le pratiche burocratiche in frontiera ( ci chiede 30 € ma alla fine concordiamo per 10 € penso che siano più che sufficienti) . In effetti lui poveretto svolge il suo lavoro molto bene , ma purtroppo il traffico caotico che c’è , non aiuta a snellire l’attraversata della frontiera e perciò ci impieghiamo ben 1,30 per uscire dal porto di Ceuta. Avendo impostato Tom per fare la strada litorale N 16 appena fuori dal caos , ci fa girare subito a destra in una stradina stretta, buia, ed in grossa salita. Il problema grosso è che sapendo che in Marocco il carburante costa molto meno , siamo quasi a secco e non c’è anima viva in giro meno che meno un distributore. Non essendo pratici del posto , non sappiamo ancora come funziona viaggiare in Marocco soprattutto di notte. Ad un certo punto “vediamo “( si fa per dire perché non si vede assolutamente niente ) sulla strada una banda chiodata e una pila che ci illumina e ci fa segno di proseguire, impariamo dopo che è uno dei tanti posti di blocco. Sono impaurita e preoccupata , alla fine verso le 21 decidiamo di fermarci in un “paesino” ( 3 case ) non so’ nemmeno dove , perché è inutile continuare : 1° perché è molto buio e rischi di andare giù per un burrone , 2° rischi di rimanere a piedi con il carburante, 3° ho scelto di arrivare a Ceuta per poter fare la strada litorale per vedere il panorama e se lo percorro di notte non vedo assolutamente niente, 4° siamo stanchi e nervosi .

Mercoledì 29/12 :   N 16  > Assilah >Larache > Moulay Bousselham > Mehdya-plage.

 km 123230 = par. km 330.     temp. 14°/24°

Sveglia ore 6,30 cominciamo a svegliarci con il richiamo dei Muezzin che uno dice “ và bè al limite  sai che la sveglia è al solito orario come da noi suonano le campane , NO perché ognuno decide il proprio orario per la preghiera MHA !!!!

Percorriamo la strada costiera molto bella e panoramica fino a Tangeri.

Marocco_02Troviamo un distributore per fare nafta , ma non accettano le carte di credito. Così avverrà in tutto il Marocco . Noi che siamo abituati a viaggiare con pochissimo contante perché usiamo esclusivamente le carte di credito e il bancomat  , ci siamo dovuto adattare a fare parecchi prelievi durante tutto il viaggio per avere contanti per tutte le spese. Troviamo un Cambio valuta e scambiamo € 100 e facciamo il pieno al camper , poi a Tangeri troviamo un bancomat e facciamo un prelievo e ci tranquillizziamo un po’. Iniziamo anche a vedere i bambini che al nostro passaggio ci salutano sorridenti. Prendiamo la strada costiera ed arriviamo ad Assilah al parcheggio vicino alle mura. Facciamo un giro per la Medina molto bella e pulita, le case sono bianche ed azzurre. Torniamo al parcheggio dopo circa un’oretta diamo 5 DH al fratino e continuiamo . Arriviamo a Larache , passiamo con il camper , tra i banchetti del mercato e ci dirigiamo verso il parcheggio che i tanti diari dicevano fosse gratis , invece è gratis solo per chi usa  il traghetto della Comarin , perciò visto che noi abbiamo attraversato con Acciona dovremmo pagare . Proseguiamo per la strada normale , ma ci pentiamo amaramente perché la strada è bruttissima , piena di buche ( meglio dire voragini) e ci impieghiamo ben 2 ore per fare 40 km col rischio enorme di forare una gomma o di scassare il camper. Alla fine  arriviamo  a Moulay Bousselham . Non volendo fare il giro in barca , la laguna non offre un gran ché. L’unico pregio è che ci scaldiamo al sole 24°  su una panchina fronte oceano. Anche se il parcheggio nel grande piazzale  sembra libero , come sempre arriva il solito fratino che ti chiede subito una cifra alta (10 DH) e poi facendo finta di andarcene, accetta 5 DH. Prendiamo l’autostrada ed usciamo a Kenitra , visto che è presto ci fermiamo al Mairjan per fare un po’ di spesa e curiosare , ma appunto curiosiamo troppo che alla fine usciamo che è già buio e c’è il traffico dell’ora di punta. Ci dirigiamo verso Mehdya Plage per pernottare , la strada è stretta, buia e deserta. Arriviamo al paese sicuramente turistico , ma solo d’estate . Ora è quasi deserto , ci sono solo cani randagi. Ci fermiamo sul lungomare e facciamo una partita a carte per non andare a letto alle 8 , ma la stanchezza ( soprattutto per i 40 km di strada pessima ) prevale e alle 8,30 siamo a letto .

Giovedì 30/12 :    > Mehdya-plage  > Rabat > Casablanca

km 123.400 = par. km 170.  Temp.  13°/22°

Marocco_03Sveglia ore 6,30. Stanotte circa alle 2, c’è stato un vento che sballottava il camper. Entrava la sabbia sottile da tutte le parti e si sentiva anche  in gola. ( Giancarlo non ha sentito niente MHA)  Ora capisco perché costruiscono dei muri alti circa 2 metri tra la spiaggia e la strada , per riparare le abitazioni dal vento . dobbiamo imparare a non sostare vicino alla spiaggia, come facciamo in Italia, altrimenti riempiamo il camper di sabbia.  Continuiamo verso Rabat, molta gente ai lati della strada aspettano i mezzi pubblici per andare in città a lavorare e a scuola e i pullman sono strapieni. Arrivati a Rabat , mentre cerchiamo un parcheggio segnalato in centro , attraversiamo con il camper un mercato e spaventati dalla marea di gente , usciamo ed andiamo al Marjane a circa 800 mt. dal Musoleo di Mohammed V . A piedi andiamo a vedere la Medina con i souk dei tappeti , Kasbah des Oudalas, Mausoleo di Mohammed V , la tour Hassan. E ritorniamo a piedi al camper , però sicuramente è meglio prendere qualche petit taxi perché c’è da camminare molto.  Pranziamo e ci riposiamo un po’ , poi prendiamo l’autostrada fino a Casablanca. Parcheggiamo proprio sotto alla Moschea di Hassam II molto bella ed enorme. Sono le 17 e visto che è tardi per visitarla e domani essendo venerdì non sono ammessi i non mussulmani perché è giorno di preghiera, continuiamo verso sud. Per uscire da Casablanca ci impieghiamo quasi un’ora ed è ormai notte. Decidiamo di fermarci in un distributore grande ed illuminato lungo la N1 . Visto che è prestino , pulisco un po’ il camper dalla sabbia che è entrata violentemente stanotte.

Venerdì 31/12 :    Casablanca > El Jadida > Oualidia> Essaouira

123.777 = P. km. 377    temp. 13°/26°

Marocco in camperSveglia ore 6,30 perché c’era molta confusione ed arriviamo ad El-Jasisa alle 8,30. Molto turistico ed imponente già all’ingresso sembra Rimini. Arriviamo al parcheggio sotto alle mura e andiamo a visitare la cittadella Patrimonio dell’Unesco. È presto e non c’è ancora nessuno perciò ci gustiamo tutto con molta tranquillità . Vediamo la porte de la mer , un originale cancello sul mare  dove le navi  Portoghesi caricavano e scaricavano le loro merci ( tra le quali gli schiavi) . Facciamo un giro sulle mura dove si gode un bel panorama e poi alle 10 orario di apertura andiamo alle cisterne Portugaise. Entriamo anche in un seminterrato dove stanno facendo il pane e  compriamo 2 pagnotte calde calde.  Naturalmente non dobbiamo fare caso che era stato appoggiato sulla nuda  terra prima di vendercelo, ma queste sono cosucce che se si viene in questi posti bisogna adeguarsi . Mentre facciamo un giro per il centro , Giancarlo ( un po’ riluttante )  decide di tagliarsi i capelli ed entra in un “Coiffeur” . Un barbiere, con un gran sorriso, lo fa accomodare subito , tralasciando gli altri clienti  che aspettavano. Gli fa un taglio perfetto per solo 3 € .

La giornata è soleggiata e calda 26° perciò continuiamo per la ST R 301 costiera.  Ci fermiamo per pranzare ad Oualidia, una baia naturale stupenda, peccato che il turismo sia arrivato in massa.

Marocco_05Mentre Giancarlo riposa , vado finalmente a toccare l’acqua dell’oceano con le mani. Alcuni ragazzi stranieri fanno il bagno , ma direi che non è proprio il caso. Rimango ad osservare le onde che si infrangono sugli scogli neri , regna una pace incredibile e alcuni pescatori  stanno cercando di fare giornata. Alle 14 riprendiamo la R 301 e ai lati della strada alcuni pescatori alzano la canna per far capire che vorrebbero vendere il pesce appena pescato. Sarebbe un’ottima occasione per mangiare del freschissimo pesce , ma a noi non piace. Ci sono anche dei bambini che vendono grosse conchiglie. Arriviamo a Safi , decidiamo di non visitarla e perciò per ritornare sulla R 310 imposto Tom con la strada più corta e ci fa percorrere per circa 4 km una stradina di periferia poco raccomandabile dove ci sono fabbriche per la lavorazione del pesce e l’odore è stomachevole. Percorriamo ancora la Strada R 310  fino a Essaouira e anche questo tratto è molto bello , però direi che il tratto da El-Jadida fino a Safi è molto più panoramico . Entriamo in città e notiamo subito che è molto turistica. Troviamo il parcheggio segnalato di vari diari , proprio vicino alle mura in posizione perfetta per il centro e la Medina. I parcheggiatori hanno un po’ di difficoltà a trovarci il posto , ma dopo aver spostato ( a spinta ) alcune vetture ci sistemano anche per la notte , infatti dai camperisti prendono 40 DH , invece dalle auto solo 5 Dh. Facciamo un giro di ispezione e poi alle 20 ci fermiamo a cena in un ristorante. Giancarlo prende dei calamari fritti ( 10 ) duri e poco buoni , io prendo un cus cus con pollo e diciamo che un gattino molto affamato che si era fermato vicino ai miei piedi  , almeno lui si è gustato  un cenone di fine anno. Certo non pretendevo di fare un cenone come siamo abituati noi ,ma almeno un po’ decente, il cus cus non sapeva di niente e il petto di pollo non riuscivo proprio ad  inghiottirlo. Ritorniamo in camper ad aspettare mezzanotte e nel frattempo , visto che noi siamo indietro di un’ora , mi arrivano sms di amici che stanno già festeggiando il capodanno , poi andiamo nella piazza con la nostra bottiglia di spumante sperando di trovare  qualcuno per brindare assieme , ma non c’è quasi nessuno e allora brindiamo all’anno nuovo noi due e poi andiamo a dormire.

Sabato 01 gennaio 2011 :   Essaouira > Marrakech

Km. 124.000 = P. km 223  Temp. 10°/22°

Marocco_06Sveglia ore 6,30 . Oggi è il primo giorno dell’anno,  il cielo è sereno e la temperatura buona, sembra la nostra primavera. Stanotte nel parcheggio ci hanno rotto un po’ il paraurti e Giancarlo naturalmente non riesce a non lavorare nemmeno il 1° dell’anno e aggiusta sia la porta del bagno che striscia per terra , che il paraurti. Finita la manutenzione , lasciamo Essaouira senza rimpiangere la sosta , perché : abbiamo mangiato male , hanno cercato di fregarci in un internet point e ci hanno rotto il paraurti. Ci dirigiamo su una strada a 4 corsie verso Marrakech , dopo circa 30 km ci troviamo in mezzo ad una nebbia che nemmeno noi della val padana abbiamo. Non si vede assolutamente niente, il pericolo però sta che nelle “ autostrade” Marocchine pascolano : gente a piedi, in bicicletta, animali di tutti i generi, carretti trainati da asinelli e lavori in corso non segnalati. Praticamente si viaggia a 60 km all’ora col pericolo di fare una strage. Finalmente arriviamo a Marrakech e troviamo il parcheggio dietro alla Mosque Koutoubia. Io sono già venuta in Marocco 4 anni fa con altri amici ed ero venuta anche a Marrakech perciò conoscendo già un po’ la città, andiamo subito a visitare : le Tombeaux Sadiens, Palais-de la Bahia . Ci sono tantissimi turisti. Quando entriamo nei Souq inizia il caos, giriamo fino verso alle 13 , poi torniamo in camper per riposarci un paio d’ore e ritorniamo nel caos dei souq, dove inevitabilmente si fanno acquisti.  Ad un certo momento si avvicina un marocchino e mi chiede se voglio dell’olio di Argan e mi fa vedere 2 bottiglie da 1 lt di plastica ( per intenderci quelle dell’acqua minerale ) e vuole 100 dh l’una . Mi sa tanto di fregatura e subito gli dico di no , poi lui insiste e allora provo ad intingere un dito nella bottiglia e mi sembra buono, ma sempre un po’ scettica decido di comprarne una sola bottiglia e ora come ora se potessi tornare indietro ne comprerei  molte di più è ottimo ed ad un prezzo fantastico . Infatti da altre parti l’ho sempre trovato a Dh 150 per 250 ml.

Marocco in camperAlle 18 arriviamo alla famosissima piazza Diemaa-el-Fna. Sono già arrivati i carretti dei viveri e cominciano già a “fumare” a causa delle molteplici  vivande che cuociono al momento. Giancarlo rimane sbalordito dalla marea di gente che si riversa in questa piazza. Oltre ai tantissimi carretti ci sono anche tanti personaggi caratteristici  che allestiscono spettacoli di ogni genere e donne che fanno l’hennen. Decidiamo di fermarci a cena in uno dei tantissimi “carretti ristoranti” . Giancarlo prende i soliti calamari ed io degli spiedini di montone squisiti, patatine fritte 2 coca cola , il tutto per 100 DH ( € 8,80 ) . Dopo cena andiamo  sul tetto di un bar dove , mentre ammiriamo la piazza dall’alto , ci gustiamo un the alla menta. Alle 22 lasciamo la piazza a malincuore e sicuramente rimarrà una delle meraviglie di questo viaggio .

Domenica 02/01 : Marrakech > Taroudant

124.200 = P. km. 200

Sveglia ore 6,45. Facciamo nafta prima di iniziare la strada R 203 che ci porterà al passo di Tizi-n-Test . è l’alba il momento migliore per percorrere questa strada  sappiamo essere impegnativa , ma la giornata è splendida, le montagne sono colorate di tanti colori, si procede lentamente anche perché ci sono dei lavori in corso. Ci fermiamo alla Moschea di Tin Mal del 1156  restaurata ultimamente proprio per i turisti . Si ferma anche un camper di Vicenza e facciamo due chiacchiere.  A pochi metri dalla Moschea visitiamo  un frantoio dove un asino bendato fa girare tutto il giorno una macina , come facevano anche da noi parecchi anni fa. Ci fanno assaggiare l’olio con un pezzo di focaccia e ne acquistiamo 3 litri per 40 Dh ( € 3,50 )  al lt. Lungo la strada notiamo molte abitazioni scavate nella roccia e altre di colore rosso come la terra che le circonda. Verso mezzogiorno , ci fermiamo a circa 30 km dal passo in un posto fantastico , c’è vicino un laghetto, le montagne tutte intorno , le pecore e le capre che pascolano, un silenzio assoluto, insomma sembra un panorama da cartolina. Dopo un riposino, arriviamo fino al passo mt. 2.100. C’è un campeggio ( che sinceramente non so’ chi possa venire a campeggiare qui ) un bar ristorante ed un negozio di souvenir dove un ammonite costa € 150 . Scendere dal passo la strada è molto ripida , tornanti, buche e strettoie, certo che chi affronta il passo da questa parte forse si smentisce un po’ . Alla fine arriviamo alla N10 e poi a Taroudant. Facciamo un giro attorno alle mura 7,5 km e poi sostiamo nel parcheggio dell’hotel Palais Salam dove con 20 DH il parcheggiatore ti lascia anche pernottare. Arrivano anche i Vicentini conosciuti sul passo stamattina. Andiamo a visitare il paese e appena entriamo nelle mura , il solito “studente” vorrebbe farci da guida , ma gentilmente gli diciamo che vogliamo girovagare per i souq in tranquillità. Ci sono 2 souq uno Berbero ed uno Arabo e sono strapieni e sempre la stessa merce.  Giancarlo trova da chiacchierare con un collega della Protezione Civile Marocchina . Torniamo in camper  dopo la solita partita a carte andiamo a letto.

Lunedì 03/01 :  Taroudant > Agadir > Taufrate

km 124.466 = P. km 266      temp. 13°/22°

Marocco in campersveglia ore 6,30 , come tutte le mattine tramite i moltissimi Muezzin. Andiamo verso Agadir , la strada è bella e ai lati tantissimi agrumeti tutti recintati da alte mura . Giancarlo vuole entrare ad Agadir e ci troviamo imbottigliati in un traffico, che secondo me, è a causa dell’arrivo di qualche personaggio importante . Infatti ci sono polizia e militari ovunque . Comunque alla fine ci impieghiamo 3 ore per non vedere niente. Il nostro Tom ci fa trovare senza difficoltà la strada N 105 e fino ad Ait-Baha è a doppia corsia . Ci fermiamo a pranzo e poi entriamo nella valle di Ameln. La strada diventa a corsia unica ma in buone condizioni. Siamo contornati da : piante di Argan, fichi d’India, e mandorli in fiore. Ci fermiamo a visitare la Kasba di Tizergane rifatta a nuovo , ma interessante specialmente per il panorama che si presenta tutto intorno secco e brullo. Arriviamo a Tafrate  e anche qui siamo circondati da rocce  rosse e il cielo è blu . Il contrasto fra le due bellezze è incredibilmente fantastico. Ci fermiamo  nel parcheggio dell’ospedale e andiamo a fare un giro nei souq, ci fermiamo in un internet point e poi torniamo al camper. Vicino a noi è parcheggiato anche un pullman che è in panne ed è un continuo a sgasare e dal tubo di scarico escono nuvoloni neri , inoltre un centinaio di ragazzi  aspettano di prendere quel pullman, “chiacchierano “ a voce alta e scorazzano attorno al nostro camper . Finalmente alle 21 riescono a partire e tutto si tranquillizza.

Martedì 04/01 :   Taufrate > oasi di Ait-Monsour > Agudim < Taufrate > Tiznit > Aglou Plage > Legzina Plage > Sidi Ifni.             km. 124.740 = P. km. 274

Marocco_09Sveglia ore 7,10 . Stamattina Tom non ci aiuta perché non ha in memoria il tragitto che intendiamo fare, andiamo all’oasi di Ait-Monsour. Appena lasciamo il paese siamo già fermi per fotografare le rocce attorno a noi , l’alba le sta colorando di rosso e sono arrotondate dalla potenza della natura.

La strada è tutta asfaltata per 36 km fino a Agudim. Il paesaggio è fantastico vediamo in lontananza anche le famose pietre azzurre. Ad un certo punto entriamo nelle spettacolari gole di Ait-Monsour. Praticamente con il camper percorriamo la stradina all’interno del palmeto , attraversando fiumi in secca o con appena un rivolo d’acqua, sotto palme gigantesche , fiancheggiamo casette che sembrano disabitate, ma si vede un filo di fumo uscire dal cammino . Non so’ più da che parte girarmi per fotografare e filmare questa meraviglia. Arriviamo ad uno slargo della strada e decidiamo di ritornare per paura di non riuscire più avanti a voltare il camper. Lasciamo a malincuore questo paradiso e torniamo a Taufrate. Appena passato il paese notiamo alcuni campeggi . Percorriamo la R 104 anche questa strada molto panoramica è stretta a una corsia fino al Passo di Kerdous, poi diventa  a 2 corsie , asfaltata, larga, ma piena di tornanti e scende rapidamente fino a  Tiznit.   Direi che la deviazione a Taufrate è stata indubbiamente appagata . A Tiznit facciamo un giro a piedi dentro alle mura. Vediamo la “sorgente blu” che di blu ormai è un lontano ricordo , infatti è praticamente la fogna del paese, poi Marocco_10andiamo ai souq dei gioiellieri e ritorniamo al camper per proseguire verso Aglou Plage. I 16 km che ci separano sono un completo deserto. Continuiamo la strada sul mare fino a Legzira Plage . Arriviamo che è quasi il tramonto e lo spettacolo che abbiamo davanti è stupendo . Siamo fermi su uno sperone dove stanno costruendo un resort turistico . Sotto di noi ci sono i 2 archi di roccia naturali che si protendono sul mare , non andiamo a vederli perché è tardi , ma ci gustiamo il sole che tramonta sull’oceano . Dopo 10 km arriviamo a Sidi Ifni al camping Solymer dove dovrebbe esserci Alfredo. Camperista di Como  conosciuto tramite il sito “turismo itinerante”. Ci siamo parlati anche tramite Skipe e c’eravamo dati appuntamento in questo campeggio. Chiedo all’ingresso se c’è Alfredo ma mi dicono che lui ed i suoi amici sono partiti ieri e sono andati più a sud. Pazienza li troverò più avanti , intanto parcheggiamo e ci colleghiamo ad internet. Poi a nanna

Mercoledì 05/01 : Sidi Ifni >

 km 125.293 = P. km. 553    temp. 15°/30°

Sveglia ore 7. Stamattina c’è vento ma permette di pulire il cielo dalla foschia che si era formata ieri sera. Faccio un po’ di pulizie , poi andiamo in centro dove vediamo la casa a forma di nave. Alle 10 continuiamo per Guelmine, la strada è di montagna e cosparsa di fichi d’India. Alla famosa rotonda deviamo verso sud sulla N 1. Al primo distributore facciamo rifornimento . Dopo qualche km notiamo un cartello con le indicazioni chilometriche , tra queste c’è Dakhla km 1.000. Mio marito che non vuole mai sapere le nostre destinazioni , mi chiede se dobbiamo andare a Dakhla ed io gli rispondo di sì, alche lo vedo un po’ pensieroso. Mentre proseguiamo sulla N1 e praticamente davanti, di fianco e dietro di noi non c’è assolutamente nulla. Alche Giancarlo si fa serio e mi chiede se ci saranno distributori lungo il tragitto. Gli rispondo che deve stare tranquillo che almeno ogni 300 km c’è il rifornimento , mi guarda come per dire “sooooolo ogni 300 km “ . Nel “nulla “ ogni tanto si vedono :  tristi campi o meglio tendopoli di profughi Saharawi, un Berbero seduto sul ciglio della strada a fare che???? Poi in lontananza scorgi qualche dromedario e pensi che sia il proprietario, capre e pecore che ti chiedi come possano vivere in un luogo bruciato dal sole. Inoltre ci sono costruzioni di case nuove completamente disabitate , imparerò poi che praticamente il governo Marocchino , le ha costruite per invogliare i Marocchini del nord ad andare ad abitare nel West Sahara , ma non essendoci niente e soprattutto non essendoci acqua non accettano pur sapendo che è zona franca. Incrociamo dei grossi camion che vanno sparati perché devono trasportare il pesce al nord ed essendo la strada appena larga da passarci in 2 , quando li incroci il vuoto d’aria è abbastanza pericoloso. Poi il cordolo della strada è brutto e con buche. Se ti capita di mettere giù una gomma ci potresti anche lasciare il pneumatico . Arriviamo a Tam Tam plage e ci fermiamo a pranzo su uno sperone di roccia assieme ad altri 2 camper , poi vado a fare foto in riva all’oceano , c’è una bella spiaggia bianca ed il mare è blu intenso. La temperatura è di 30° e sono in maglietta e pantaloncini. Giancarlo vuole ripartire e gli chiedo come mai non si riposa e mi risponde : “ da quando mi hai detto che abbiamo 1.000 km davanti a noi , ho innescato il turbo”. Un chilometro prima di Sidi-Akhfennir ci fermiamo per ammirare il “Buco del Diavolo”: una Marocco_12grande voragine posta a 50 metri dalla strada e dalla falesia N 28° 6’25.37″ W 12° 2’16.13″. E’ il risultato del crollo della parte superiore di una grotta scavata dalla forza dell’acqua. Le grandi onde provenienti dall’oceano arrivano ad infrangersi dentro la cavità creando un frastuono infernale. Passiamo senza fermarci ,  la laguna di Nayala perché la terremo per il ritorno.  Continuiamo ed attorno a noi dune di sabbia e depressioni. , ai lati della strada ci sono cumuli di pietre impilate con varie forme come avevamo visto a capo nord.  Arriviamo a Laayoune e poi fino a El Marsa pensando che sia il posto segnalato da vari diari invece scopriremo al ritorno che invece dovevamo fermarci a Foum el Oued. Chiediamo ad alcuni soldati fermi davanti ad una caserma , se possiamo pernottare in un parcheggio accanto. Ci dicono di sì che non c’è problema . L’unico problema però è che anche stanotte c’è molta confusione .

Giovedì 06/01 : El Marsa >

125.925 = P. km. 632 Temp. 11°/24°

Marocco_13Sveglia ore 7 . Abbiamo finito di  compilare  i moduli ( fish Compilecion ) che ieri per la prima volta ci hanno chiesto all’ingresso della città per ben 2 volte. Percorriamo una strada dritta a 2 corsie non proprio grandi e alla fine dell’asfalto c’è un gradino di 4 dita che certo ai pneumatici non fa piacere. In compenso alla nostra sinistra alle 7,40 sta sorgendo un  sole stupendo e a destra l’oceano dove stanno navigando alcune navi. Incontriamo diverse mandrie di dromedari che attraversano la strada e mi ricorda molto in Scandinavia , solo che là erano renne. Facciamo sosta a Cap Boujour per il rifornimento sia del camper che per noi. È un paese completamente nuovo e turistico . Riprendiamo la strada ed ad un certo punto notiamo centinaia  di tende berbere lungo la costa e pensiamo siano pescatori. Siamo a quasi 100 km da Dakhla , quando scoppia una gomma.  Sembra non ci sia anima viva per km e km ed invece mentre Giancarlo cambia la gomma , arrivano a piedi 2 pescatori. Vorrebbero aiutarci ma io un po’ intimorita gli dico che non abbiamo bisogno e loro sene vanno un po’ delusi perché forse speravano di guadagnare qualche Diram. Poco dopo si ferma un camion e un marocchino di una certa età assieme ad un ragazzo scendono e ci aiutano molto gentilmente  a cambiare la gomma. Gli offriamo qualcosa ma non accettano niente , per loro è stato un diversivo aiutarci. Arriviamo al bivio con Dakhla , ma continuiamo verso la Mauritania . Passiamo anche El-Argoub e dopo 22 km sappiamo di essere vicini alla nostra meta , infatti con la coda dell’occhio intravvedo il cartello . Freniamo di botto ( tanto certamente nessuno ci tampona ), giriamo il camper e scendiamo per fare le foto di rito di fianco ad un “cartellino” largo 1 metro per 30 cm tutto arrugginito , con scritto “TROPICO DEL CANCRO” GPS : N27°05.941   W13°24.806. Non mi aspettavo certo Napapiri nel circolo polare artico Finlandese o Norvegese , ma almeno una cosuccia migliore.  Comunque siamo al km 125.940 ed abbiamo percorso km 5.500

GIRO  DI  BOA 

Marocco_14Torniamo indietro fino al bivio ed andiamo verso Dakhla , 25 km prima sulla sinistra c’è uno spiazzo controllato da militari, dove molti camper soggiornano per dei mesi in sosta libera. Ci fermiamo anche noi  ed un gruppo di Italiani ci accolgono subito con un bicchiere di spumante ed un pezzo di torta perché stanno festeggiando la befana .  Facciamo alcune chiacchiere e chiediamo informazioni per fare rifornimento acqua ed altri particolari. Alle 22 esco dal camper per ammirare le stelle nel cielo e come altre volte in Africa , lo spettacolo è assicurato.

Venerdì 07/01 :  Dakhla

 km 126.000 = P. km 75  Temp. 17°/33°

Marocco_15Sveglia ore 7 . Andiamo a fare una passeggiata in riva al mare , ma a causa della bassa marea  , il mare si è ritirato per alcune centinaia di metri. Alcuni camperisti vanno a pescare e altri fanno ginnastica o passeggiate . Andiamo con il camper a Dakhla città ( 25 km. ) Cerchiamo subito un gommista che ci vende una gomma , è “quasi nuova” infatti mentre siamo lì , aggiusta ben 3 buchi e poi  prova la valvola  se tiene, sputandoci sopra. Non c’è niente da fare in Africa riescono ad arrangiarsi in tutte le maniere , anche perché altrimenti non sopravvivono. Facciamo un po’ di spesa al mercato coperto. In Marocco chi ama il pesce è fortunato perché c’è ogni ben di Dio e a poco prezzo , la carne macellata è appesa senza nessuna protezione dagli insetti . noi compriamo dei mandaranci buonissimi e della verdura.  Alla fine andiamo a fare rifornimento di acqua direttamente alla fonte , cioè al “fungo”. Infatti chiamano così l’acquedotto  perché sembra un altissimo fungo . Sembra di essere a Napoli , rubano l’acqua direttamente dall’acquedotto attraverso un buco nel muro di recinzione esce un tubo  e la vendono per 5 DH. Torniamo al parcheggio a 25 km . Oggi finalmente rimaniamo fermi. Nel pomeriggio il mare ha raggiunto quasi i camper parcheggiati , ma essendo questa una laguna il mare è quasi sempre calmo e abbastanza temperato , perciò molti turisti ne approfittano per fare il bagno . Chiacchiero anche con una signora che anche lei ha viaggiato per tutto il mondo e ci scambiamo qualche informazione utile per il futuro. Torno al camper e visto che Giancarlo lo aveva chiuso a chiave  , entro con una scaletta imprestata ,  da una finestra aperta. Pulisco il camper dalla sabbia entrata negli ultimi giorni e poi un po’ di relax.  Alcuni camperisti collegati ad internet , ci informano che al nord del Marocco piove e in Italia nevica . Pensare che noi oggi siamo in costume da bagno, ci sono 33° ed è il 7 di gennaio , sembra quasi impossibile. Anche stasera mi faccio una passeggiata sotto ad un cielo stellato meraviglioso.

Sabato 08/01 : Dakhla > Froum-el-Oued  

km 126. 526 = P. km 526  Temp ?

Marocco_17Sveglia ore 6,50. La giornata è ancora stupenda, niente vento , cielo azzurro e temperatura ottima per viaggiare , anche perché oggi ci aspettano 500 km per arrivare a Laayoune e domani altri 300 km per Guelmin . Mentre siamo fermi a mangiare  a Cap Boujdour , si avvicina una bambina molto carina ma timorosa e le regalo una biro e come per magia appaiono altri 10 bambini. Mentre percorriamo la strada che attraversa il deserto sconfinato , notiamo ai bordi della strada delle bottiglie di plastica con dentro del liquido giallognolo , Giancarlo mi dice che non è the ma bensì urina dei camionisti che non avendo tempo per fermarsi , la fanno nelle bottiglie vuote di acqua e la gettano fuori dal finestrino. Arriviamo a Foum-el-Oued 6 km prima  di Laayoune c’è una deviazione a sinistra ( dopo 3 distributori di carburante ). La strada finisce proprio sul mare , si và a destra e dopo circa 2 km c’è un parcheggio custodito vicino ad una caserma . I parcheggiatori passano a riscuotere 20 DH ogni mattina  . Il mare è molto mosso e provoca una bruma intensa  che viene voglia di respirare a pieni polmoni, ma  ci porteremo il sale marino appicicato al camper fino a casa . Lungo la strada del lungomare è tutto chiuso sembra abbandonato , ma penso che non sia la stagione giusta per il turismo. Ricevo un sms da Alfredo che mi dice che sono a Tan Tan Plage ( El Ouatia ).  Ora capisco perché non rispondeva ai miei sms , noto che ha un numero marocchino . Gli rispondo che saremo al suo campeggio domani a mezzogiorno. Stasera andiamo a cena in una baracca lì vicino dove ci cucinano una buonissima Tajine . Conversiamo con 2 camperisti francesi che vengono qui già da 10 anni e con i due proprietari ( marito e moglie )

Domenica 09/01 : Froum-el-Oued  > Tan Tan Plage ( El-Ouatia)

 km 126.851 = P. km 325 temp. 11°/25

Marocco_18Sveglia ore 7 . il camper è completamente bagnato dagli spruzzi delle onde che si infrangono sugli scogli aldilà della strada. La giornata è ancora stupenda , l’alba ci accompagna alla nostra destra, la strada passa attraverso le dune di sabbia rossiccia e pensiamo che sicuramente ieri c’è stato vento perché oggi ci sono cumuli di sabbia sull’asfalto che all’andata  non c’erano . Anche ora il vento fa volare la sabbia e sembra una nuvola che volteggia sulla strada, ma inevitabilmente entra anche da tutte le fessure del camper. inoltre ci sono già pronte le ruspe , da noi spostano la neve , qui la sabbia. Arriviamo alla laguna di Nayla   , ma non ci fermiamo perché a Dakhla ci avevano detto che visto che siamo arrivati fino a Dakhla , Nayla è meno bella. Facciamo il pieno di carburante in uno dei 3 distributori che ci sono tra Sidi Akhfennir  e Oued-Ben-Allouch, anche perché questi sono gli ultimi distributori dove il carburante costa meno ( DH 520 ).

Arriviamo a Tan Tan plage ( El-Ouatia) facciamo un po’ di spesa in paese e poi andiamo al camping Atlantique dove troviamo Alfredo assieme ai suoi amici .  Ho conosciuto Alfredo tramite il sito Camperlife e tramite Skipe gli chiedevo informazioni di come intraprendere il viaggio in Marocco , visto che lui sono già parecchie volte che viene qui. Mentre parcheggiamo il camper vicino a loro , noto la solita gomma dietro destra ,  sgonfia. Andiamo subito da un gommista a 100 mt. dal camping. Questa volta ci danno una Michelin naturalmente usata a 800 dh. Un vero affare. Nel pomeriggio cerco di andare vicino al mare, ma è una discarica a cielo aperto. Vetri rotti , cartacce, borse di plastica ovunque . Peccato perché sarebbe un bel posto per passarci qualche giorno. Torno al camper e chiacchiero con  Alfredo ed i suoi  amici, mi dicono anche che la moglie di Alfredo sta poco bene . Dopo cena andiamo a salutare gli amici e rimaniamo nel loro camper fino alle 22,30.

Lunedì 10/01 :  Tan Tan Plage ( El-Ouatia) > Granaio Amtoidi > Tata

127.355 = P. km 504 temp. 18°/ 20°

Sveglia 7,50 . prima di partire andiamo a dare da mangiare e da bere ad una cagnolina randagia  con i suoi 3 cuccioli, che si trova poco prima della spiaggia. Mentre salutiamo  gli amici, arriva un pescatore e offre due rane pescatrici 3 kg circa  a 80 DH. Alfredo, anche se non ha molta voglia di pulire del pesce, accetta. Alche il pescatore chiede un coltello e glieli pulisce pure.

Riprendiamo la strada verso nord. A Bouizakarne ci fermiamo per fare nafta ed il benzinaio prima accende la pompa, poi con una manovella mette la nafta nel serbatoio. Sempre grazie al nostro infallibile Tom , troviamo la strada R102 per Tata. A Taghjicht mentre siamo fermi per pranzare conosciamo dei camperisti di Verona.  Sentendo parlare della nostra prossima meta , decidono di seguirci. Poco dopo il paese deviamo a sinistra  per  circa 30 km su una strada stretta ma  asfaltata. In alcuni tratti  sono crollati i ponti e bisogna passare di fianco, nel letto del fiume , ma essendo in secca ora non c’è nessun problema . La vallata forse è uno dei panorami più belli di questo viaggio, le montagne hanno delle venature che assomigliano ad un arcobaleno .  Arriviamo al Granaio di Amtoidi, sorge sulla cima Marocco_20di una montagna e per raggiungerlo bisogna salire a piedi per più di un’ora in un sentiero molto accidentato. Alche tutti decidiamo di non intraprendere la scarpinata e di tornare sulla strada R 102.  l’altro camperista mi dice che non è contento del suo navigatore ( lui ha un Garmisc) , già gli è costato molto di più e anche per comprare le mappe , io ho speso € 30 invece lui € 70 . Nel tornare ad un bivio, a lui indica la stessa strada dell’andata , invece il mio Tom mi indica una scorciatoia di almeno 15 km . Prendiamo la strada N° 12 stretta, asfaltata e senza traffico. Il panorama è fantastico, lungo la strada fino a Tata ho notato un solo distributore ma non so’ se aveva carburante. Arriviamo a Tata al camping Municipal, sistemiamo il camper ed andiamo a fare un giro in paese , ci fermiamo in un internet point e torniamo in campeggio. Nel frattempo sono arrivati anche i Veronesi.

Martedì 11/01 :   Tata > Foum-Zguid > Agdz > Ouarzazate >  Kasbah di Amerdil >

127.820 = P.  km. 465 temp. 4°/20°

SMarocco_21veglia ore 7,20. Oggi avevo in programma di andare con la strada R 109 a Igherm segnalato da tanti diario come escursione fantastica, ma mio marito vedendo sulla cartina che praticamente è un anello di 200 km per poi tornare a Tata , mi dice che non lo vuole fare perché comincia ad essere stanco . Grossa litigata, perché al solito, con la sua fretta di viaggiare mi rovina i viaggi. Avevo intenzione oltre di andare ad Igherm dalla R 109 e tornare a Tata per Souk-Tieta, volevo anche fare : la valle del draa, poi la strada R 106, , N 12 Merzouga, Taouz, la valle del Dades, le gole del Todra, le gole del Dades, Cascades d’ Ouzoud, Meknes, Fes, ecc.  Una parte di questo itinerario io l’avevo già fatto 4 anni fa , perciò non mi pesa più di tanto rinunciare . L’unica cosa però che voglio visitare sono Meknes e Fes che nell’altro viaggio non avevo visto.  Perciò prevedo dei grossi cambiamenti di itinerario nei prossimi giorni. Partiamo da Tata la strada fino a Foum-Zguid è bella e a due corsie. La strada R 111 fino al bivio è bella ma ad un 1 corsia. La R 108 per 26 km è stretta, piena di buche e si incrociano camion che provengono da Tasla ( miniera di cobalto ) poi riprenda a due corsie fino a Agdz. È sicuramente una strada molto panoramica , si attraversano strette gole   e vallate enormi con ai lati montagne multicolore. Arriviamo ad Agdz e ormai molto arrabbiata , lascio decidere a Giancarlo dove vuole andare. Infatti non vuole fare i 300 km A/R  fino a Mhamid, perciò andiamo a Ouarzazate. Facciamo un giro per le bancarelle di “pocci” ( souvenir) passiamo davanti all’ospedale dove 4 anni fa Livio era andato per fare una lastra alla caviglia slogata per una caduta alla gola del Todra. Andiamo a visitare la Kasbah di Amerdil che si trova di fianco alla strada N 10 prima di Skoura . Si arriva alla Kasbah attraversando per circa 2 km un fiume in secca e pieno di sassi. Ancora una volta essendo tardi , ci fermiamo a dormire in un distributore prima di El-Kelaa-M-Gouna ed ancora una volta siamo disturbati ( naturalmente hanno ragione più loro di noi ) da camion che si fermano e tengono accesi i motori per mezz’ora, pullman che caricano e scaricano i passeggeri ed il solito Muezzin che ci da’ la sveglia alle 6,30.

Mercoledì 12/01 :  El-Kelaa-M-Gouna > Gole del Todra > Errachidia > Gole dello Ziz >  Rich

128.155 = P. km 335 temp. 0°/ 20°

Marocco_22Sveglia ore 6,30. Da ieri la temperatura è calata di 14 gradi e stanotte abbiamo rimesso il piumino ed acceso il riscaldamento . Andiamo verso la gola del Todra alla nostra sinistra si vedono le montagne dell’alto Atlante innevate. Ci fermiamo a dare le ultime biro in una scuola Coranica. Anche se è freddo , la giornata è splendida , il cielo azzurro, le montagne rosse, i paesi con dei murales che raffigurano la vallata.  Imbocchiamo  la valle del Todra,  Tom non l’ha in memoria , ma non c’è problema perché  la strada è piena di buche ma  unica. Attraversiamo paesi Berberi  ed arriviamo fino alla fine . Come 4 anni fa , stanno ancora facendo la strada nuova che  “forse“ arriverà fino a Imilchill. Scendiamo dal camper e lo spettacolo è assicurato. Ci si sente chiusi tra alte  pareti di roccia rosa e grigia che fanno impressione .  Sono le 10 e facciamo ancora in tempo a vederle con la luce del mattino. Il cielo blu fa da contrasto al rosso delle rocce. Il freddo pungente ci fa tornare al camper velocemente. Ripercorriamo la stessa strada tra palmeti e paesini. Notiamo anche molti campeggi. Arriviamo sulla statale N° 10 e proseguiamo per Errachidia. Il sole fortunatamente mantiene la temperatura ancora abbastanza alta 20° . Non andiamo a Merzouga perché  io c’ero già andata e a Giancarlo non interessa il meraviglioso paesaggio che offrono le dune in quel posto. Percorriamo la valle dello Ziz con il tunnel del Legionario ed arriviamo a Rich. Essendo una zona non turistica , oltre a non esserci campeggi , sei osservato come una rarità. Chiediamo ad un vigile dove possiamo parcheggiare e ci fa segno che qui nella piazza principale possiamo pernottare che non c’è problema . Forse per lui che era a casa sua non c’era problema , ma per noi i problemi ( sempre avendo ragione loro ) sorgono alla sera quando , essendo proprio davanti ad un bar ristorante e rosticceria ,  la puzza di fritto è persistente. Inoltre un via vai  di camion pullman e gente che ride e schiamazza fino alle ore 23

Giovedì 13/01 : Rich > Midelt > Azrou > Meknes  > Moulay-Idriss

  1. 128.455 = P. km. 300 Temp. 0°/

Marocco_23Sveglia ore 6,50.  Fa freddo ma il cielo è ancora terso e l’alba colora  ancora più di rosso le montagne che andiamo ad attraversare. A Nzala, di fronte alla Moschea   ( 43 km prima di Midelt) c’è un campeggio.  Midelt è a 1.400 mt. e ci sono 2gradi. Percorriamo un altopiano fino a El- Hajeb .  Sembra un paesaggio alpino con : mucche, pecore, asinelli al pascolo,  laghetti e a 2000 mt in alcuni punti ai lati della strada c’è la neve. Si attraversa vallate brulle e tutto ad un tratto si entra nella foresta dei cedri. Si scende velocemente fino ad Azrou città molto Europea con i tetti spioventi rossi. Sostiamo al belvedere d’ITO dove compriamo alcuni souvenir. Mentre ci avviciniamo a Meknes  notiamo una cappa marrone ( pensiamo sia  smog) sopra alla città. Il campeggio segnalato dai diari è ormai 2 anni che è chiuso. Noi ed un altro camper francese mentre ci chiediamo dove andare a parcheggiare , si avvicina il guardiano  del Ministero dell’agricoltura dove stiamo sostando davanti e ci indica un parcheggio vicinissimo al centro. Seguiamo il Francese ( visto che lui comprende molto meglio di noi) ed arriviamo a circa 300 mt. da place El-Hemid , nel parcheggio del Mausoleo di Moulay Ismail. A piedi andiamo in centro e la piazza è una fotocopia di quella di Marrakech con artisti di piazza , bar, ecc. Gironzoliamo per i Souq e poi prendiamo un Petit Taxi per andare al Granaio che praticamente è a pochi metri dal ex campeggio. Alle 16,30 torniamo al camper , ma il fratino ci dice che non possiamo pernottare. Siamo un po’ preoccupati perché fra un’ora è già notte e Fes è a 60 km e non sappiamo bene dove sia il campeggio. Quindi ci indicano un campeggio a nord della città. Partiamo e solo per uscire da Meknes ci impieghiamo un’ora , poi procediamo per una strada stretta, buia, trafficata sia da camion che da biciclette e pedoni. Sono letteralmente spaventata e nervosa , si procede molto lentamente per paura di fare qualche incidente . Finalmente vediamo l’insegna di un campeggio , non sappiamo nemmeno dove siamo , ma và benissimo. Ci fanno sistemare, è buio ma sembra molto carino e tranquillo.

Venerdì 14/01 :   Moulay-Idriss > Fes

km 128.645 = P. km 195

Marocco_24veglia ore 7 . Con la luce del giorno è tutto più rassicurante. Anche il camping è immerso nel verde e ordinato. Dopo le varie incombenze alle 9 partiamo per Fes. Essendo vicini a Moulay-Idriss, l’andiamo a visitare , una guida si affianca e ci fa vedere di fianco, davanti e dall’alto, il Mausoleo di Moulay Idriss pronipote di Maometto. La cittadina è carina ed ordinata. Alle 10 riprendiamo la strada e Tom ci consiglia una strada stretta e piena di buche, ma contornata da mandorli fioriti, Olivi e altre culture. Dopo 17 km infernali arriviamo sulla N° 13. Circa a mezzogiorni arriviamo a Fes e ancora prima di entrare in città ci affianca un motorino che vorrebbe portarci in campeggio che poi c’è il solito “fratello” che farebbe da guida. Gli diciamo di no perché ci fermiamo al Marijane e continua a dirci che ci aspetta e non ci sono problemi. Alle 14 arriviamo al parcheggio della Sinagoga. Prendiamo un mini taxi e arriviamo alla Medina. Ci assalgono le guide e visto che Fes è molto grande e difficoltosa da visitare , prendiamo una guida. Risulterà molto brava, efficiente e almeno non avremo più nessuno che ci vuole fare da guida. Inoltre giriamo per viuzze che da soli, sicuramente non avremmo fatto. Naturalmente , pur avendolo avvisato di non portarci nei negozi convenzionati, saliamo sui tetti di una pelletteria per vedere le concerie. Essendo venerdì c’è solo un lavoratore , ma lo “spettacolo “ che vediamo ci lascia amareggiati pensando al lavoro massacrante che sono costretti a fare per campare. Il commesso ci offre un rametto di menta per coprire l’odore della pelle lavorata. Entriamo anche in una casa Signorile, poi con un mini taxi andiamo a vedere dove lavorano la ceramica. Con la guida avevamo pattuito 30 Dh come compenso, ma essendo stato bravo gli diamo 50 Dh. Prendiamo un altro mini taxi per tornare al camper . Direi che Halla funziona molto meglio che il nostro Dio visto che in questo viaggio abbiamo preso per ben 4 volte un taxi , cosa mai successa .  Non potendo rimanere nel parcheggio per la notte , proseguiamo verso nord e anche questa sera facciamo fatica a trovare un campeggio e ci fermiamo un’ennesima volta in un “autogrill” .

Sabato 15/01 : Fes > Chefchaouen > Ceuta > traghetto > Fuengirola ( S)

Km. 129.000 = P. km 356   Temp. 14°

Stamattina diciamo che mi sono alzata alle 6,30 perché praticamente non ho dormito tutta la notte, tra andare e venire di camion, gente che urlava, cani che abbaiavano  e per finire alle 6,05, essendo parcheggiati proprio sotto ad un minareto avevo il Muezin praticamente dentro al camper. Quasi quasi mi mettevo a “culo in su” per “pregarlo” di smettere. Ora capisco perché tutti i camperisti in Marocco preferiscono andare in campeggio, praticamente fare il campeggio libero non si riesce a riposare. Per andare a visitare Chefchaouen, deviamo e saliamo su una montagna per 8 km, poi o per stanchezza o per non aver trovato un parcheggio , usciamo senza sostare dal paese e ritorniamo sulla N° 13. La strada da Fes fino a Tetouan è impegnativa ( 4 ore per 260 km ) , buche, camion, curve. Poi  con l’autostrada e 20 DH arriviamo fino a Ceuta in poco tempo. I paesi che si affacciano sul mediterraneo sono tutti moderni e turistici. Facciamo il pieno di Nafta , poi arriviamo al confine dove ci fanno parcheggiare e Giancarlo và nei soliti container per sbrigare le solite cose burocratiche.

FINE MAROCCO KM 128.880 

Alla frontiera Spagnola un addetto controlla il camper sopra, sotto e dentro con un cane per fiutare eventuale droga o clandestini. Dopo vari timbri partiamo e arriviamo al porto. Mentre aspettiamo che ci imbarchino per la Spagna, mettiamo indietro gli orologi di un’ora, rimetto la mappa dell’Europa a Tom e pranziamo. Alle 15,30 ci imbarchiamo e alle 16,30 arriviamo al porto di Algeciras. Prendiamo l’autostrada ed a Fuengirola decidiamo di uscire per andare a cenare al ristorante. Non riusciamo a trovare una strada che costeggi il mare e perciò ci fermiamo in un parcheggio dove ci sono molti ristoranti multietnici. Scegliamo quello cinese , certo che essere sulla costa del Sol e non riuscire a mangiare la paella  è il colmo.  Rimaniamo a dormire nel parcheggio perché sembra tranquillo, ma essendo sabato notte c’è sempre qualcuno che fa casino con stereo a tutto volume o che chiacchierano lì vicino . Mio marito ancora non ha capito dopo 17 anni di camper e 20 giorni di Marocco che bisogna andare in capeggio.

Domenica 16/01 : Fuengirola > Peniscola

 Km129.847 = P. 847 temp. 14°/ 20°

Sveglia ore 7,30. È ancora buio a causa dell’ora in più rispetto al Marocco. Prendiamo l’autostrada verso est ed attraversiamo ancora la Sierra Nevada, poi verso nord. Incrociamo molti camper che vanno verso il Marocco , li invidio molto perché vanno a svernare al caldo cosa che avrei fatto anch’io molto volentieri , ma mio marito non riesce a stare lontano da casa più di 20 giorni. Ci alterniamo alla guida ed arriviamo a Peniscola. Stasera decido io di andare al parcheggio in riva al mare nominato da molti diari. Infatti arriviamo e ci saranno circa venti camper parcheggiati. Finalmente passeremo una notte tranquilla.

Lunedì 17/01 : Peniscola > Cannes

Km. 130684 = P. km 837  Temp. 10/ 15°

Sveglia ore 7,30. Proviamo a fare un po’ di strada normale , perché ieri vedevamo i camion che viaggiavano veloci. Stamattina il sole fa fatica ad uscire , sembra nebbia o nuvole basse. A Tarragona Tom perde il segnale GPS , provo e riprovo ma non riesco a ripristinarlo,  perciò torniamo in autostrada perché è più semplice. Arriviamo in Francia alle 14,40 , Giancarlo prova anche lui a ripristinare Tom e poi per un colpo di cu… ( senza sapere come ) ritrova il segnale e dice che è un genio dell’informatica , proprio lui che appena appena sa accendere il computer, ma almeno il nostro Tom ci fa ancora compagnia .

Ancora una volta ci fermiamo a dormire in un autogrill vicino a Aix-el-Provence, tra l’altro in una posizione isolata per non essere disturbati dai camion. Alle 23 mentre sono nel letto , sento fare delle manovre lì vicino e penso sia un altro camper che si posiziona vicino a noi e mi sento più tranquilla. All’una sono sveglia e sento fuori dal camper dei passi, penso sia il nostro vicino che porta fuori il cane. Ad un certo punto suona il nostro clacson ( collegato all’apertura della portiera come antifurto) Sono spaventata ed al principio non so’ che fare. Chiamo Giancarlo, che non ha sentito niente, poi controllo la portiera e vedo che è aperta , guardo fuori e non c’è nessun camper parcheggiato vicino a noi . Alla fine “deduco” ( certo non ci vuole un genio) che abbiano cercato di entrare nel camper per rubare. Giancarlo controlla e poi mi dice : “ bhe l’abbiamo messa bene non hanno rubato niente”. L’avrei strozzato , non pensa minimamente allo spavento che mi ha impadronito. Inoltre è già la seconda volta che al sud della Francia ci aprono il camper e sappiamo anche che sia in Francia che in Spagna è molto pericoloso pernottare liberamente , ma “lui” non gli importa niente.

Anche se ormai i ladri sicuramente non verranno più, ci spostiamo , ma la stanchezza prevale e vicino a Cannes ci fermiamo ancora in autogrill , però vicino a dei camion col rischio di essere disturbati ma non di essere derubati. Naturalmente io c’impiego 2 ore per riaddormentarmi , mentre Gian solo 10 minuti. Fortuna che è l’ultima notte perché ho deciso che viaggiare così non è possibile.

Martedì 18/01 :  Cannes > casa

131.220 = P. km 536 Temp. 10° /7°

Sveglia ore 6,50. Tutti i camion alla notte si fermano a dormire e partono quasi tutti alle 6,30 perciò anche noi ci svegliamo e partiamo per l’ultimo giorno di viaggio. Prima della frontiera troviamo molto traffico a causa dell’ora di punta. Ci fermiamo al primo autogrill Italiano per prendere un buon caffè ed il giornale e mentre Gian legge io guido fino quasi a Tortona. Poco prima di Piacenza troviamo la nostra odiosissima nebbia , la temperatura da 17° sulla costa , precipita a 7° . quando poi penso che potrei essere ancora in costume da bagno a 30° mi assale una rabbia incontenibile. Arriviamo a casa alle 14,30 .

PERCORSO KM. 10.767  IN 24 GIORNI CON UNA MEDIA GIORNALIERA DI KM 450

Paola: borcianipaola@libero.it

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